Ron nuovamente a Sanremo con un brano inedito di Lucio Dalla

In principio fu la canzone "Pà diglielo a Ma" interpretata con Nada nel 1970, a segnare l'esordio di Rosalino Cellamare in arte Ron, al Festival di Sanremo. Non ancora maggiorenne, Ron salì per la prima volta sul palco dell'Ariston, nell'anno contraddistinto dalla rivolta di migliaia di studenti contro la guerra in Vietnam. Erano anni di protesta e rivoluzione anche per la musica, che si rivolgeva prevalentemente agli amanti del rock con personaggi-icone del calibro di Jimmy Hendrix, Miles Davis, The Doors e scopriva l'astro nascente dei Beatles.

Quest'anno a Sanremo per l'ottava volta, palesemente inserito nella categoria "Big", Ron presenterà un brano inedito, scritto da Lucio Dalla, che già si annuncia carico di suggestioni intitolato: "Almeno pensami". L'intento è quello di raccogliere consensi e gradimento di critica, pubblico e radio, che ascolteranno la canzone, realizzata dal compianto cantautore bolognese, con il quale Ron interpretò agli esordi della sua carriera, "Il gigante e la bambina".

Il cantante di Garlasco, ha già assaporato la vittoria al "festival dei fiori", nel 1996, quando in coppia con Tosca, portarono al successo non senza qualche mal celata critica di troppo, il brano: "Vorrei incontrarti fra cent'anni". L'ultima partecipazione di Ron a Sanremo, risale allo scorso anno con "L'ottava meraviglia", una canzone che non ebbe molta fortuna nella kermesse sanremese, mancando l'accesso alla serata conclusiva.

Lo spessore umano e la sensibilità di Ron, non è da meno alla qualità dell'artista, che nel 2016 scrisse una canzone intitolata: "Ai confini del mondo", un brano destinato alla raccolta fondi per La Sla (sclerosi laterale amiotrofica), di cui è affetto l'amico di sempre, Mario Melazzini, medico ed ex assessore regionale, inserito nel doppio album uscito nel 2016: "La forza di dire sì".