Attilio Fontana, intervenendo poco fa in diretta al Tg3 Lombardia, ha confermato che arriverà entro sera la risposta del Governo sulla proposta di una chiusura molto più restrittiva in regione, attività essenziali a parte.
Queste sono alcune delle ulteriori misure di contenimento della diffusione del virus Covid-19 chieste al Governo dalla Regione Lombardia in accordo con tutti i sindaci dei 12 capoluoghi di provincia. Fontana ha anche sottolineato nella sua proposta che le aziende che producono servizi di pubblica utilità oppure con il telelavoro non subiranno ripercussioni.
Chiusura di tutte le attività commerciali al dettaglio, ad eccezione di quelle relative ai servizi di pubblica utilità, ai servizi pubblici essenziali, alla vendita di beni di prima necessità.
Chiusura di tutti i centri commerciali, degli esercizi commerciali presenti al loro interno e dei reparti di vendita di beni non di prima necessità. Restano aperte le farmacie, le parafarmacie e i punti vendita di generi alimentari e di prima necessità.
Chiusura di bar, pub, ristoranti di ogni genere, delle attività artigianali di servizio (es. parrucchieri, estetisti, ecc..) ad eccezione dei servizi emergenziali e di urgenza.
Chiusura di tutti gli alberghi e di ogni altra attività destinata alla ricezione (es. ostelli, agriturismi, ecc..) ad eccezione di quelle individuate come necessarie ai fini dell'espletamento delle attività di servizio pubblico.
Chiusura di tutti i servizi terziari e professionali, ad eccezione di quelli legati alla pubblica utilità e al corretto funzionamento dei settori richiamati nei punti precedenti.
Nel documento inviato dalla Regione al Governo si comunica altresì che «per quanto riguarda le restanti attività produttive è già stato raggiunto un accordo con Confindustria Lombardia che provvederà a regolamentare l'eventuale sospensione o riduzione delle attività lavorative per le imprese».