Batteri coliformi nell’acqua di Cava Manara. A rintracciarli sono stati gli esperti dell’Ats territoriale, nel corso di un’analisi effettuata su campioni a 37 gradi la scorso 14 settembre, a seguito della quale il sindaco, Michele Pini, si è visto costretto ad emettere un’ordinanza, con la quale si invitano i cittadini a far bollire l’acqua per gli usi potabili, alimentari o di igiene orale.
Tale provvedimento, adottato venerdi scorso e che resterà in vigore fino a nuovi controlli, ha spinto anche il sindaco di San Martino Siccomario, Alessandro Zocca, a fare la stessa cosa, in via precauzionale e per la salvaguardia della salute dei suoi concittadini, anche se, secondo quanto rilevato da Ats, nelle acque non sarebbe stata rinvenuta presenza di “escherichia coli”, quindi sarebbero da escludere possibili rischi legati ad inquinamento di tipo fecale.
Considerato che è attualmente in corso un intervento di adeguamento sull’acquedotto di Cava Manara e che la presenza di colonie di batteri testimonia "una non completa efficacia dei trattamenti di disinfezione in atto", gli esperti suggeriscono di avere una particolare attenzione. A San Martino, invece, in accordo con il gestore delle casette dell’acqua del Comune, le famiglie residenti nelle vie coinvolte (via Banfi, via Di Vittorio, via Mazzini, via Matteotti, via Calvi, via Einaudi, via Marx, via Repubblica, via Gramsci, via Mazzini, via della Stazione, via Falcone e via Borsellino) potranno ritirare gratuitamente la tessera per l’utilizzo delle casette dell’acqua, nelle quali troveranno precaricati 50 litri di acqua. Le tessere sono disponibili all’Ufficio protocollo, all’ingresso del Comune in via Roma 1.
Dal canto suo Pavia Acque, l’azienda responsabile dell’erogazione dell’acqua in tutta la provincia di Pavia, per risolvere una volta per tutte il problema dell’acqua marrone e giallognola che sgorga dai rubinetti, ha ordinato l’escavazione di un nuovo pozzo alla ricerca di nuove fonti di approvvigionamento di acqua più "salubre", ma i lavori sono ancora in corso.