Forse, stavolta, ci siamo e le ultime indiscrezioni sul Dpcm in vigore da dopodomani, venerdì 4 dicembre, saranno davvero le ultime anche se qualche dubbio rimane, come annotano sia il Corriere della Sera che Open nell'ormai giornaliero punto su quello che ci aspetta dal nuovo decreto valido durante le feste. Annotazione importante: le regioni dovranno scivolare tutte in fascia gialla per poter godere di nuove aperture come quelle di bar e ristoranti durante il giorno, ma sembra scontato che questo avvenga anche in Lombardia, visto il calo della curva.
Partiamo dall'apertura di ristoranti a Natale, Santo Stefano e a Capodanno: dopo un iniziale "niet", si starebbe decidendo per il via libera, poiché, come aggiunge il Corriere, questa soluzione secondo gli esperti del Comitato tecnico scientifico «eviterebbe i pranzi con un numero alto di commensali all'interno delle case favorendo invece gli incontri in luoghi che hanno regole ferree». Il quotidiano Open aggiunge che l'apertura in questi tre giorni di festa sarà possibile solo per pranzo e che a Capodanno anche i ristoranti degli alberghi dovranno chiudere alle 18. Di più: il giornale di Enrico Mentana aggiunge anche che a Natale e il 31 dicembre potrebbe essere introdotto il divieto di spostarsi al di fuori del proprio comune.
Posto che gli stessi ristoranti e i bar potranno restare aperti soltanto fino alle 18 - dopo quest'orario resteranno possibili l'asporto e le consegne a domicilio -, che i negozi chiuderanno alle 21 e i centri commerciali resteranno aperti nei fine settimana e nei festivi prima del 20 dicembre, non c'è alcun dubbio sull'orario del coprifuoco che resterà in vigore dalle 22 alle 6 durante tutto il periodo delle feste, Vigilia e Capodanno compresi. La messa di Natale, aggiunge il quotidiano milanese, potrebbe essere celebrata alle 20 o comunque in un orario diverso per rispettare il coprifuoco.
Il divieto di spostamento tra Regioni dal 20 dicembre fino almeno all'Epifania non è mai stato in dubbio: possibile il rientro presso residenza e forse domicilio, si valuta se concedere una deroga perché i parenti possano spostarsi per raggiungere le persone anziane, così come il raggiungimento delle seconde case all'interno delle regioni in fascia gialla.
Niente incertezza anche per la quarantena obbligatoria per chi torna dall'estero dopo il 20 dicembre e la chiusura degli impianti sciistici (possibile anche lo stop alle crociere, sempre secondo Open), nonostante il pressing di alcuni governatori. Resta un dubbio, però, sull'apertura degli alberghi nelle località di montagna. Vietate tutte le feste pubbliche e private, verrà raccomandato di non ospitare in casa persone non conviventi.