Davide Fontana è sano di mente. Il 43enne bancario di Rescaldina in carcere per l'omicidio di Carol Maltesi è stato infatti dichiarato capace di intendere e di volere. E' questo il responso della perizia psichiatrica depositata nei giorni scorsi alla Corte d'Assise di Busto Arsizio e affidata alla psicopatologa forense Mara Bertini per capire se il reo confesso dell'uccisione della ventiseienne di Sesto Calende, uccisa e fatta a pezzi nella sua abitazione di Rescaldina, soffrisse di disturbi di natura mentale.
Fontana, secondo l'esito dell'accertamento, era quindi lucido e in grado di capire perfettamente la portata delle sue azioni quando, nel gennaio del 2022, uccise la giovane e quando ne fece a pezzi il corpo tentando in un primo momento di darlo alle fiamme, conservandolo poi per settimane in un congelatore acquistato appositamente e infine gettandolo in una scarpata in Valcamonica dopo averlo inserito in alcuni sacchi di plastica.
Davide Fontana, nel resoconto della professionista, viene descritto come «una persona di fondo insicura, evitante, con sentimenti di inadeguatezza rispetto al proprio valore e alla capacità di competere con i pari fin dall’adolescenza», come riportato dal quotidiano La Prealpina. In lui, sempre secondo la perizia, ci sono «alcuni aspetti di fragilità personologica che non è possibile negare ma che non si iscrivono in un quadro di disturbo di personalità». Lunedì prossimo è prevista la discussione dei risultati della perizia.