“Dalla disamina dei valori ottenuti dalle analisi del materiale particellare campionato nei giorni a ridosso dell’evento non si rilevano situazioni critiche. Tutti i valori delle sostanze determinate sono compresi nel range di variabilità delle concentrazioni rilevate nel corso dell’anno 2022”. Sono le conclusioni del rapporto ufficiale stilato da Arpa Piemonte a seguito dello spaventoso incendio scoppiato a fine marzo scorso alla Kemi di San Pietro Mosezzo, azienda chimica.
“Le analisi – spiega citando il rapporto l’assessore all’ambiente del Comune di Novara Raffaele Lanzo - sono state eseguite sul materiale particellare campionato su filtri presso le stazioni della Rete di Monitoraggio della Qualità dell’Aria, di cui una nel Comune di Novara e una ubicata a Cerano, a circa 15 km di distanza e non interessata dalle dinamiche diffusive del pennacchio scaturito dall’incendio”. I tecnici di Arpa hanno monitorato la presenza di alcuni Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) che rivestono particolare attenzione in quanto classificati come cancerogeni, mutageni e teratogeni. Il confronto tra i valori rilevati nelle ore successive all’incendio e quelli memorizzati dalle centraline nello storico dei mesi precedenti, restituisce un quadro fortunatamente non preoccupante