Cronaca - 13 settembre 2023, 15:47

Coltellate in via Legnano ad Abbiategrasso, si ipotizza il regolamento di conti tra spacciatori

Ambulanze e Carabinieri in via Legnano ad Abbiategrasso. E’ stata una mattinata movimentata quella di martedì all’angolo con via Diaz dove si sono fronteggiati tre o quattro uomini di nazionalità egiziana. L’allarme è scattato verso mezzogiorno, quando sono giunti sul posto gli agenti della Polizia locale di Abbiategrasso e due equipaggi della Croce Bianca di Magenta e Sedriano, oltre all’automedica. Intervenuti anche i Carabinieri della Compagnia di Abbiategrasso.

Naturalmente fuggi fuggi generale per non incappare nei controlli delle forze dell’ordine, ma due persone sono rimaste a terra. Inizialmente l’allarme era stato dato in codice rosso, pensando che le ferite riportate dai contendenti fossero particolarmente gravi. In realtà tutto si è ridimensionato dal punto di vista sanitario, con i due feriti che avevano lesioni da taglio alle braccia. I partecipanti alla lite hanno utilizzato un coltello con il quale sono state inferti dei fendenti, fortunatamente non molto profondi. I due feriti, di 26 e 36 anni sono stati accompagnati con i codici giallo e verde nei pronto soccorso di Magenta e Vigevano e se la caveranno con pochi giorni di prognosi. Le indagini per chiarire l’accaduto stanno continuando a ritmo serrato. Si ipotizza che la rissa sia scaturita per questioni di droga. Lo spaccio ad Abbiategrasso è nelle mani di bande di egiziani ed albanesi che si contendono la piazza. Spesso le risse che ne scaturiscono sono particolarmente violente. Il più giovane dei due feriti sarebbe già conosciuto dalla Polizia locale.

Sarebbe l’uomo che, lo scorso mese di maggio, si era scagliato contro gli agenti al culmine di una discussione avvenuta all’interno del comando. Soltanto grazie allo spray al peperoncino in dotazione riuscirono a fermarlo. Venne arrestato e, durante le operazioni di fotosegnalamento, si scoprì che su di lui pendeva un ordine di carcerazione emesso dal tribunale di Lodi per reati connessi alla droga. L’uomo venne scarcerato dopo un mese poiché il suo legale riuscì a far valere la nullità del provvedimento di carcerazione. La questione dello spaccio di stupefacenti nell’abbiatense è particolarmente preoccupante. Oltre alle bande di egiziani e albanesi vi sono anche gruppi di marocchini che si mimetizzano tra le campagne del Parco del Ticino in zona Robecco sul Naviglio fino a Pontevecchio.