E’ quanto si apprende da fonti inquirenti. “L’allontanamento dalla propria abitazione di Kimberly Bonvissuto è da ritenersi volontario e non causato da intimidazioni o minacce”, ha riferito con una nota la Procura di Busto Arsizio che ha coordinato le ricerche del commissariato locale di polizia.
E’ stato dunque un allontanamento volontario quello di Kimberly Bonvissuto, 20 anni, scomparsa da Busto Arsizio (Varese) lunedì scorso.
Lo mette nero su bianco il procuratore capo Carlo Nocerino in una nota diffusa oggi alla stampa. Kimberly si è allontanata “senza intimidazioni o minacce”. La Procura ha poi fatto sapere che si è trattato di una fuga d’amore, un amore maturato nella cerchia delle frequentazioni della 20enne e dei suoi famigliari.
A questo punto per gli inquirenti si tratta di una questione privata, senza ipotesi di reato. La ragazza era sparita lunedì scorso ed erano seguiti gli appelli di madre e padre che chiedevano alla figlia di contattarli. Dal momento della scomparsa il cellulare della 20enne è sempre risultato spento. Gli investigatori hanno ricostruito – senza renderlo noto – il percorso fatto dalla 20enne dopo la scomparsa. I famigliari della ragazza, che hanno nominato un legale, al momento non rilasciano dichiarazioni.