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Cronaca | 02 gennaio 2024, 11:40

Malnate, scoppia un petardo: ragazzo di 17 anni perde un occhio e una mano

Gravissimo incidente nella notte di Capodanno in via Bernasconi. Il giovane trasportato d'urgenza in ospedale dove si trova ricoverato in terapia intensiva: è in prognosi riservata. Il sindaco Bellifemine: «Famiglia sconvolta, siamo loro vicini»

Malnate, scoppia un petardo: ragazzo di 17 anni perde un occhio e una mano

Gravissimo incidente nella notte di Capodanno a Malnate. Un ragazzo di 17 anni è rimasto ferito gravemente in seguito all’esplosione di un petardo, perdendo in conseguenza della deflagrazione una mano e un occhio.

Secondo la prima ricostruzione il giovane si trovava la scorsa notte in strada in via Bernasconi insieme ad alcuni amici per festeggiare l’anno nuovo. Ad un tratto, per cause in corso di ricostruzione da parte dei carabinieri di Malnate, il giovane è rimasto investito dall’esplosione di un petardo.

Soccorso e trasportato al pronto soccorso, il ragazzo è in gravi condizioni. E' stato ricoverato in terapia intensiva e le sue condizioni sono stabili, anche se la prognosi è riservata. Nella deflagrazione il giovane ha riportato traumi gravi: ha perso un occhio e una mano. Sull’accaduto, la cui dinamica esatta al momento non è chiara, indagano i carabinieri di Malnate, intervenuti dopo l’incidente per i rilievi.

Sul grave episodio che ha funestato l'inizio dell'anno a Malnate è intervenuta anche il sindaco Irene Bellifemine: «Come avrete saputo questa notte un ragazzo si è fatto molto male. Ho sentito la famiglia, è stato operato ed è in osservazione in terapia intensiva, è stabile - ha scritto sul proprio profilo Facebook la prima cittadina malnatese - Come potete immaginare i genitori sono sconvolti e richiedono il massimo riserbo e il sostegno della comunità. Ho espresso la mia vicinanza e il supporto per quello che è possibile».

«I genitori sono consapevoli che quanto accaduto non può che essere responsabilità del ragazzo stesso e credono che questo possa divenire da monito per i ragazzi nel futuro affinché eventi come questo non si verifichino più - continua Bellifemine -  I carabinieri sono intervenuti perché erano in servizio sul territorio, ma come sapete poco si può fare sulla molteplicità di chi decide di assumere tali comportamenti pur sapendo i rischi in cui si incorre e dei trasgressori di un'ordinanza».

«Ordinanza che serviva chiaramente solo da sprone al rispetto delle regole e disincentivo per gli atteggiamenti scorretti che mettono in pericolo se stessi e gli altri. Ora occorre stare vicini al ragazzo e alla famiglia» conclude il sindaco. 

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