Quella celebrata questa mattina potrebbe essere stata l’ultima festa di San Gaudenzio per il vescovo Franco Giulio Brambilla. O forse la penultima. Come lo stesso monsignor Brambilla ha ricordato più volte in questi giorni, il 30 giugno compirà 75 anni e in ossequio alle norme del diritto canonico, presenterà al Papa le sue dimissioni.
Anche l’omelia di questa mattina, si è aperta con un parole che avevano il sapore di un primo bilancio. Il vescovo ha ricordato che “la solenne celebrazione di san Gaudenzio quest’anno giunge a compimento il mio dodicesimo anno di episcopato a Novara. La festa del Patrono di Novara e della Diocesi è stata in questi anni, per così dire, il mio compleanno a Novara”.
Cosa potrebbe accadere dopo il 30 giugno è difficile saperlo.
Da considerare che monsignor Brambilla è stato eletto dalla Cei fra gli otto vescovi italiani che partecipano al Sinodo, che si concluderà nel prossimo mese di ottobre. E’ possibile quindi che il Papa chieda a monsignor Brambilla di rimanere alla guida della diocesi novarese fino al compimento del percorso sinodale. Ecco perché a molti è tornato alla mente quanto accadde in occasione del suo ingresso a Novara. Il suo predecessore monsignor Renato Corti. Il vescovo Corti raggiunse I 75 anni il 1 marzo 2011, ma il Papa accettò le sue dimissioni il 24 novembre dello stesso anno, nominando contemporaneamente Brambilla come suo successore. Monsignor Corti però celebrò ancora una festa di >San Gaudenzio, quella del 2012: durante la messa salute ufficialmente la città e la diocese. Il giorno successive, 23 gennaio 2012, Brambilla prese possesso della diocesi, anche se l’ingresso ufficiale fu il 5 febbraio.
E’ possibile che uno schema analogo sia ripetuto anche questa volta? Non resta che da attendere I prossimi passaggi e le decisioni del papa.