“Il suicidio di due detenuti, uno a Pavia e uno a Napoli Secondigliano, a poche ore l’uno dall’altro, ha fatto salire a 26 il bollettino dei morti di carcere e per carcere nei primi 72 giorni di questo 2024 che, per il sistema penitenziario, si sta rivelando funesto come non mai. Ai 23 reclusi che hanno deciso di porre fine alle loro sofferenze, bisogna infatti aggiungere anche i 3 appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria che si sono tragicamente tolti la vita nell’inerzia assoluta delle istituzioni, al di là delle dichiarazioni di stile o, meglio, di facciata”. Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria.
“Al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che l’altro ieri nel corso della celebrazione del 207esimo annuale della Polizia penitenziaria ha ricordato le moltissime vite salvate dalle donne e dagli uomini del Corpo, facciamo notare che ciò non fa altro che confermare le disfunzionalità del sistema carcerario il quale, evidentemente, piuttosto che adempiere al dettato costituzionale induce alla morte. Non può essere certo il valore del sacrificio della Polizia penitenziaria, che come detto paga quelle disfunzionalità persino con le proprie vite, a espiare le colpe di decenni di abbandono dalla politica. Del resto, il ‘contesto di criticità del sistema carcerario italiano’ è stato evidenziato anche dal Presidente Mattarella, che nel suo messaggio, sempre in occasione del 207esimo anniversario della costituzione del Corpo di polizia penitenziaria, pare che proprio alla politica abbia voluto mandare un chiaro segnale”, aggiunge il Segretario della Uilpa.