In occasione del Dantedì (che quest’anno viene di necessità anticipato per non interferire con i riti della Settimana Santa) si rinnova l’ormai consueto appuntamento di lettura e commento di un passo della Divina Commedia per ricordare la compianta amica Bianca Garavelli.
Quest’anno si è scelto di riproporre il canto XI del Purgatorio, che è uno dei più significativi dell’intera opera, come viene puntualmente segnalato dall’ottimo commento di Bianca, irrinunciabile punto di riferimento per una chiara e approfondita comprensione dei versi danteschi. Tale canto, per altro, risulta estremamente interessante sotto due punti di vista: uno teologico e l’altro autobiografico.
Infatti la prima parte di Purgatorio XI, ambientato nella cornice dei superbi, presenta una rilettura in chiave poetica della preghiera del Padre Nostro, di cui Dante realizza una versione arricchita e potenziata a livello teologico- dottrinale. Ma ancora più sorprendente - e quanto mai efficace per il modo in cui si imprime nella mente del lettore - è la descrizione della punizione a cui sono sottoposti i superbi, ossia tutti coloro che, nel corso della propria esistenza, hanno avuto la presunzione di credersi migliori degli altri, sia in ambito professionale, sia nell’insieme generale dei rapporti umani.
Per stigmatizzare questo tipo di peccato Dante mette in campo tutte le risorse di cui dispone, delineando ambienti, personaggi e situazioni divenuti ormai emblematicamente immortali.
Ciò che comunque colpisce maggiormente di questi versi, che Bianca Garavelli ha interpretato con la consueta acutezza e profondità, è il particolare coinvolgimento dimostrato dal poeta, il quale, in alcuni punti, non riesce a trattenersi e si dimostra particolarmente preoccupato per il trattamento riservato a questa categoria di peccatori.
A poco a poco si scoprirà, quindi, che il gran peccato (così viene appunto definita la superbia) è quello in cui l’Alighieri teme di essere incorso più spesso e, per il quale, si attende di essere severamente punito nella vita ultraterrena.
Ci accompagneranno nella riscoperta di alcuni dei personaggi più suggestivi della Divina Commedia Laura Pasquino, docente del Liceo “ Benedetto Cairoli” e cultrice di Dante, che commenterà il canto XI del Purgatorio, Gian Mauro Banzòla, che aveva già partecipato le edizioni precedenti e che suonerà l’organo Biroldi del 1846, e il duo Stellerranti (Cinzia Bauci e Pierantonio Gallesi) con una lettura scenica del Canto stesso. L’appuntamento è per venerdì 22 marzo, alle ore 21.00, presso la Chiesa di S. Maria della Neve, in via De Amicis, 2, uno dei luoghi più suggestivi di Vigevano.
Tutti i cittadini sono invitati.