Lifestyle - 12 giugno 2024, 11:29

Magenta-Bernate: Beatrice Corno e il dolce ispirato alla ‘dolcissima’ di Breme

La giovane studentessa del Canossa ha ideato un piatto davvero succulento

È un “abbraccio ideale” tra l’est Ticino, dove vive e studia, e la Lomellina, a cui è dedicata la sua creazione, quello che Beatrice Corno ha voluto per congedarsi dalla Fondazione ENAC Lombardia – C.F.P. Canossa di Magenta.

In tempi in cui, sempre più, si parla dell’importanza degli alimenti “a filiera corta”, la giovane studentessa bernatese, 17 anni, ha deciso di dare vita a “La Breme”, un dolce composto da pan di spagna, un cremoso al cioccolato bianco e caprino, con un ‘tocco in più’ dato da una gelée alla cipolla di Breme. Per poter realizzare a questa torta, Beatrice ha raggiunto l’azienda agricola di Marco Aceti a Breme, il “regno” della cosiddetta “dolcissima”, entrando a stretto contatto con i produttori di questa varietà di cipolla dalla forma schiacciata e che può superare il chilogrammo di peso. La “dolcissima” è una cipolla dal colore rosso acceso e dalle particolari caratteristiche organolettiche che la contraddistinguono dalle altre varietà di cipolle rosse presenti sul mercato. “Questa cipolla cresce solo in determinate zone di Breme”, racconta Beatrice. “La sua storia inizia dieci secoli fa quando, quando alcuni monaci, arrivati a Breme, hanno trovato un terreno molto fertile e quindi le condizioni ideali per ottenere raccolti di qualità. Io la conosco da tanto: ricordo che quando ero piccola, portata da mia nonna da un amico di famiglia e di Ticino Notizie, Fabrizio Provera, la mangiavo cotta alla griglia. Caramellata, è buonissima. Ancora oggi, non c’è estate in cui qualcuno della mia famiglia non raggiunga Breme per acquistarla e, quest’anno, è toccato, per un valido motivo, a me, vedendo dove nasce, come viene coltivata e raccolta”.

Proprio in questi giorni, a Breme, in occasione della sagra della “dolcissima”, in scena lo scorso e il prossimo week-end, sono giorni di raccolto. Si rinnova così, anche quest’anno, una tradizione dedicata a un prodotto della terra che, tra l’altro, dal 2020, è De.C.O. ed è un presidio Slow Food. Complimenti quindi a Beatrice, che per l’esame finale per il conseguimento del diploma professionale di “Operatore della trasformazione agroalimentare, panificatore e pasticceria” ha deciso di rendere omaggio a un prodotto irriproducibile al di fuori del piccolo territorio di Breme, e all’istituto magentino che forma molti studenti trasmettendo loro l’importanza del consumo dei prodotti stagionali, recuperando così il legame col ciclo della natura e la produzione agricola.