E' una giornata triste per la comunità di Lomello e non solo, all'età di 87 anni compiuti lo scorso 10 aprile, è scomparso Pietro Pastorini figura iconica dell'atletica leggera italiana in qualità di allenatore di alcuni dei migliori marciatori nel panorama internazionale degli ultimi 30 anni.
Pastorini nell'ultimo periodo conviveva con alcuni problemi di salute, purtroppo nel tardo pomeriggio di oggi (venerdì 12 agosto) è giunta la notizia del suo decesso.
Il "Pedar", come veniva chiamato da tutti, nato a Galliavola ma da sempre cresciuto nella vicina Lomello, è stato un autentico maestro e messaggero del "tacco e punta", sia maschile che femminile di cui fu uno dei pionieri.
Tra gli azzurri da lui allenati il campione del mondo 1995 della 20 km Michele Didoni e l’argento iridato (sempre nel 1995) della 50 km Giovanni Perricelli e l'argento europeo 1998 della 20 km Erika Alfridi.
Pastorini ha avuto il grande merito di avvicinare tanti giovani milanesi alla marcia quando si trasferì per lavoro nella città meneghina, togliendoli dalla strada e dando loro una possibilità di riscatto dalla periferia urbana.
Non solo Pietro Pastorini è stato colui che ha voluto fortemente il trofeo di marcia "Ugo Frigerio", manifestazione che è stata negli anni un'autentica fucina di atleti e atlete che successivamente hanno spiccato il volo nel panorama della marcia mondiale.
Gianni Mauri, che fu con Pastorini uno dei primi coach a credere nella marcia al femminile, lo ricorda così sul sito di Fidal Lombardia: "Pietro Pastorini non è stato solo un costruttore di Campioni - il pensiero del presidente del Comitato Regionale FIDAL Lombardia (per l’atletica lombarda negli ultimi anni Pastorini è stato ambasciatore della marcia) -. È stato molto di più, educatore di strada con tanti giovani, ha avviato la Marcia Femminile e ha organizzato tante gare di Marcia con una passione e un impegno inesauribili. Perdiamo un padre ricco di umanità, un grande lottatore di una vita piena di valori. Grazie Pietro!".
Un cordoglio unanime espresso da ognuno dei comitati regionali Fidal che si stringono attorno al dolore dei familiari di Pietro Pastorini esprimendo il più sentito cordoglio.
Un sentimento che sta unendo sui social e non solo anche coloro che hanno avuto il privilegio di conoscere "El Pedar", un uomo che è stato capace pur partendo dalla piccola realtà di Lomello di farsi strada ed essere tra i tecnici più apprezzati nella storia della marcia internazionale.
