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Economia | 22 agosto 2024, 07:00

Tabacco scaldato senza combustione: di cosa si tratta

Rispetto al passato, l’offerta di prodotti per consumatori adulti di nicotina è oggi molto più ampia e variegata. Ciò è dovuto soprattutto alla presenza sul mercato, già da alcuni anni, delle sigarette elettroniche e dei dispositivi a tabacco scaldato.

Tabacco scaldato senza combustione: di cosa si tratta

Le prime sono device di vaporizzazione: trasformano in aerosol una soluzione a base di acqua, aromi e nicotina. I riscaldatori di tabacco, invece, funzionano in maniera differente; di seguito, vediamo cosa e come funzionano.

Breve storia dei dispositivi scalda tabacco

I primi tentativi di sviluppare un prodotto per fumatori adulti a base di nicotina diverso dalle tradizionali sigarette risalgono agli anni Sessanta, epoca in cui vennero già pubblicati alcuni studi* sugli effetti negativi del fumo sulla salute. I primi dispositivi scalda tabacco vennero effettivamente commercializzati negli anni Ottanta; nonostante i flop a livello commerciale, i tentativi proseguirono anche nel corso del decennio successivo. Una diffusione in pianta stabile si è registrata solo di recente, più o meno dal 2013 in poi, tant’è che oggi i riscaldatori di tabacco sono a tutti gli effetti una valida alternativa ai tradizionali prodotti per fumatori adulti.

Cos’è un prodotto ‘a tabacco scaldato’?

Si tratta di un dispositivo elettronico, alimentato da una batteria interna agli ioni di litio, dotato di un sistema di riscaldamento. Quest’ultimo serve a scaldare una miscela di tabacco, confezionata in stick monouso, al fine di produrre un vapore contenente nicotina. Un riscaldatore, pur sviluppando temperature piuttosto elevate, non raggiunge mai la soglia di completa combustione del tabacco; pertanto, la miscela non brucia, anche grazie ai sensori che tengono sotto controllo la temperatura di riscaldamento. È per questo motivo che si può parlare di “prodotto a tabacco riscaldato non bruciato”, una definizione che descrive in modo esaustivo i dispositivi più moderni, inclusi quelli a marchio glo™.

Per quanto riguarda il tabacco, solitamente è aromatizzato per mezzo di fragranze fruttate o fresche; gli stick, invece, sono prodotti con caratteristiche tali da essere compatibili esclusivamente con una specifica linea o gamma di riscaldatori. Pertanto, non sono intercambiabili né possono essere rimpiazzati da altri lavorati come, ad esempio, le comuni sigarette.

I sistemi di riscaldamento: come funziona un riscaldatore

Come accennato, i dispositivi scalda tabacco utilizzano un sistema di riscaldamento interno; si tratta di un apparato compatto che consente al device di sviluppare il calore necessario a scaldare la miscela presente negli stick di tabacco. Le soluzioni, dal punto di vista tecnologico, possono variare, anche se con il tempo si sono imposte due tecnologie rispetto ad altre: il riscaldamento induttivo e quello resistivo.

Partiamo da quest’ultimo. In sintesi, la miscela di tabacco viene scaldata dal calore prodotto da una resistenza, ossia un elemento composto da materiale in grado di condurre corrente elettrica. Al passaggio di quest’ultima, all’interno della resistenza si crea una sorta di ‘attrito’, per effetto del quale la componente si surriscalda, e genera il calore che poi scalda il tabacco. 

Diverso, invece, è il funzionamento dei dispositivi che fanno ricorso alla cosiddetta Induction Heating Technology. Per sfruttare il principio del riscaldamento per induzione, i dispositivi di questo tipo hanno una bobina metallica avvolta attorno allo slot in cui va inserito lo stick di tabacco. Quando la corrente elettrica scorre lungo la bobina, si crea un campo elettromagnetico dal quale si sviluppa il calore necessario al riscaldamento del tabacco.

 

Fonti:

*https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/14528877/

Powered by glo™

18+ Only. Prodotto destinato esclusivamente a consumatori adulti. Questo prodotto non è privo di rischi e contiene nicotina, una sostanza che crea dipendenza.

 

Richy Garino

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