Cultura-Eventi - 07 ottobre 2024, 11:26

Su Sky arriva la serie sulla nascita degli 883

Parla il regista

Ci sono sogni condivisi con l’amico di sempre. E quegli stessi sogni possono diventare canzoni – intramontabili – che sanno raccontare intere generazioni: come quelle di Max Pezzali e Mauro Repetto, per tutti gli 883. Questi due ragazzi di Pavia, tra illusioni, delusioni, coraggio e passione, si sono conquistati un posto nell’Olimpo della musica ma anche nei cuori dei tanti, anzi tantissimi, fan.

A raccontarli è Sydney Sibilia nella serie Sky Original ‘Hanno ucciso l’Uomo Ragno’, dall’11 ottobre su Sky e in streaming su Now. ”Questa storia è un’istantanea di cose vissute”, dice Sibilia nell’intervista all’Adnkronos. ”Non volevamo fare un’operazione vintage, ma portare sullo schermo una storia è ambientata negli Anni 90 che parla sogni e sentimenti che è il motore di qualsiasi generazione, anche di quella attuale”, spiega il regista di ‘Mixed by Erry’ che ha una speranza, e non è l’unico ad averla: ”spero in una reunion degli 883. Attraverso questa serie, nel nostro piccolo, lo abbiamo fatto. Qui si parla di amicizia e penso che quando tra due persone ci sia un legame profondo è difficile che si separino davvero”. La serie è ambientata a Pavia, alla fine degli Anni 80.

Max ama i fumetti e la musica americana. È un anticonformista in una città dove non c’è nulla a cui ribellarsi. In più, dopo aver trascurato il liceo per seguire nuove amicizie e serate punk, arriva inevitabilmente la bocciatura. Questo fallimento si rivela in realtà una nuova, fatale opportunità: nel liceo dove si trasferisce ha un nuovo compagno di banco, Mauro. La musica rende Max e Mauro inseparabili. Grazie alla forza trascinante di Mauro, Max abbraccia il suo talento e insieme a lui compone le prime canzoni che verranno poi prodotte da Claudio Cecchetto. ”Un ragazzo di oggi può immedesimarsi nella loro storia”, dice Elia Nuzzolo, che interpreta Max Pezzali. Ne è convinto anche Matteo Oscar Giuggioli, qui nel ruolo di Mauro Repetto: ”il tempo passa, oggi ci si annoia meno e le cose corrono più velocemente, ma i sentimenti che provano Max e Mauro sono gli stessi che provo io e quelli della mia generazione”.