Attualità - 08 ottobre 2024, 11:32

Centro per i disturbi cognitivi e le demenze di Vigevano e Lomellina

Sotto la lente l’importanza di una diagnosi precoce e di un supporto medico-psicologico

Appuntamento aperto al pubblico domani, mercoledì 9 ottobre alle 17, nella Sala dell’Affresco del Castello, in Piazza Ducale a Vigevano. Al centro dell’attenzione, il valore della diagnosi precoce e di un supporto medico – psicologico nella cura delle demenze cognitive.

Dopo i saluti istituzionali, della Fondazione Mondino e di ATS Pavia, sono previste le relazioni attraverso le quali verrà tracciata la dimensione del problema a Vigevano e nella Lomellina, il funzionamento del Centro e le opportunità di diagnosi e cura, i primi dati delle attività del Centro per i disturbi Cognitivi e le Demenze (CDC) di Vigevano e Lomellina,

L’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) stima che nel mondo i casi di demenza siano attualmente circa cinquanta milioni, mentre nella sola regione europea siano colpite oltre dieci milioni di persone. In Italia, due milioni di persone – e quattro milioni di familiari – soffrono di decadimento cognitivoSeicentomila invece sono coloro che soffrono di Alzheimer.

È questo il contesto in cui si colloca il Centro per i Disturbi Cognitivi e le Demenze di Vigevano e Lomellina (Cdcd), curato dalla Fondazione Mondino nell’ambito delle attività dell’ATS di Pavia all’interno del Poliambulatorio “Ars Medica” di via del Carmine 27 a Vigevano, e punto di riferimento per tutti i pazienti affetti da disturbo della memoria, deterioramento cognitivo o demenza e per i loro familiari e caregiver. Il servizio garantisce un’attività ambulatoriale medica e psicologica e un supporto innovativo e molto utile per i familiari oltre che per i pazienti.

Sottolinea Lorella Cecconami, Direttore Generale dell’ATS di Pavia"Il Centro per i Disturbi Cognitivi e le Demenze di Vigevano e Lomellina rappresenta un importante passo avanti nei servizi offerti alla comunità per la diagnosi e la cura. Speriamo possa diventare un punto di riferimento per tutti i pazienti affetti da disturbi della memoria, deterioramento cognitivo o demenza, e anche per i loro familiari e caregiver, offrendo supporto, consulenza e un percorso di assistenza personalizzato per migliorare la qualità della vita di chi ne ha più bisogno". 

«Il percorso – spiega Gianni Bonelli, direttore generale della Fondazione Mondino – è la testimonianza concreta di quanto sia importante la presa in carico del paziente nella sua globalità e di come sia possibile rispondere alla necessità di facilitare la vita dei pazienti, e dei caregiver, nella cura e nell'assistenza. La complessità di queste patologie impone di lavorare su più fronti specialistici che testimoniano l’impegno di Fondazione Mondino in tutto il percorso di ricerca, la clinica e la successiva presa in carico». 

A volte anche una apparentemente banale dimenticanza, come non ricordare dove è stato messo un oggetto, se si ripete nel tempo può essere un campanello di allarme. Così come avere difficoltà nella gestione delle semplici e ripetitive attività quotidiane o nell’articolazione del linguaggio e nel ricordo delle parole. Il decadimento cognitivo è un processo naturale per l’essere umano, ma purtroppo non è sempre così. Accade infatti che un cambiamento del comportamento o dell’umore possa essere invece il primo sintomo di un decadimento cognitivo. Sotto il profilo clinico, quando la perdita è di entità tale da compromettere in maniera significativa lo svolgimento delle attività quotidiane, il lavoro, la relazione sociale, si parla di demenza

Il servizio interessa diversi ambiti, dalle prime visite neurologiche e di controllo alla somministrazione di test neuropsicologici, dalla realizzazione di colloqui psicologici con i caregiver fino ai percorsi di riabilitazione e stimolazione cognitiva per i pazienti.