Cronaca - 11 ottobre 2024, 12:21

Magenta: la disperazione di vivere senza una casa, la storia di Claudio uguale a quella di tantissimi altri

Troppo poche le abitazioni dell'edilizia popolare a disposizione

Venne sgomberato dal chioschetto dei fiori di fronte al cimitero di Magenta perché in forte arretrato con il pagamento dei canoni d’affitto. Sono trascorsi due anni da quando Claudio Santonocito di Magenta è rimasto senza occupazione. Da pochi giorni, con il compimento del 67esimo anno di età, sta percependo una pensione. Che però non gli basta certo per vivere. Ma, soprattutto, Claudio vive senza un’abitazione. “Sto chiedendo aiuto ad amici, ma non posso di certo andare avanti in questo modo – commenta – un affitto non me lo posso permettere perché rimarrei senza soldi per sopravvivere e così adesso mi trovo veramente in una bruttissima situazione che non auguro a nessuno”. Claudio per tanti anni ha lavorato nel chiosco dei fiori di fronte al cimitero che, ad oggi, è ancora chiuso perché per essere riassegnato necessita di sistemazioni. Le cose andavano discretamente, tra alti e bassi. Ad un certo punto la sua vita ha subito una discesa verso il basso ed è arrivato lo sgombero.

Il Comune non poteva più sopportare la mancanza di pagamenti. Lui prometteva un piano di rientro, ma il finale è stato lo sgombero. Certo gli errori nella sua vita li ha commessi, ma adesso rischia davvero di rimanere in strada. Ed è una condizione che non si augura a nessuno. Le case dell’Aler a disposizione sono poche, c’è la fila di italiani e stranieri per il bando e ben difficilmente riuscirà ad entrare in graduatoria. Ma ci sta provando. Nel mese di giugno del 2022 fu protagonista di una singolare protesta. Disse che non si sarebbe mai mosso dal chiosco che gestiva da tanti anni. L’alternativa era che il Comune gli trovasse una sistemazione o un lavoro. Continuò a rimanere in quel locale a preparare i fiori da vendere per i parenti dei defunti che visitano il cimitero. Ma vi rimase da abusivo ed arrivò il giorno dell’intervento della Polizia locale che lo costrinse ad andarsene. Il problema di Santonocito è quello di tante altre persone e rende ancor più impellente la necessità di risolvere la questione della mancanza di alloggi. Ne verranno assegnati una ventina in 13 comuni.

Troppo pochi. “E’ indispensabile una strategia a lungo termine che coinvolga investimenti regionali e nazionali – ha commentato il consigliere di opposizione Enzo Salvaggio del PD – Un peccato che a Pontevecchio ci siano una decina di appartamenti ancora chiusi sui quali non c’è chiarezza sugli investimenti futuri. Sulla questione il PD ha presentato un’interrogazione”.