/ Attualità

Attualità | 11 ottobre 2024, 16:11

Il centro per i disturbi cognitivi e le demenze di Vigevano e Lomellina: “È un modello di cura per pazienti e famiglie”

Curato dalla Fondazione Mondino nell’ambito delle attività dell’Ats di Pavia, offre assistenza personalizzata e innovativa per affrontare la demenza e il deterioramento cognitivo

Il centro per i disturbi cognitivi e le demenze di Vigevano e Lomellina: “È un modello di cura per pazienti e famiglie”

“Una iniziativa confortante, un prezioso servizio ai pazienti e ai familiari, un percorso di presa in carico che costituisce un modello da seguire”. Guido Bertolaso, assessore al Welfare della Regione Lombardia, ha chiuso con queste parole l’incontro di presentazione del Centro per i disturbi cognitivi e le demenze (Cdcd) di Vigevano e Lomellina, curato dalla Fondazione Mondino nell’ambito delle attività dell’Ats di Pavia all’interno del Poliambulatorio “Ars Medica” di via del Carmine 27 a Vigevano, punto di riferimento per tutti i pazienti affetti da disturbo della memoria, deterioramento cognitivo o demenza e per i loro familiari e caregiver.

L’attività del Cdcd è iniziata a marzo e finora sono state prese in carico 482 persone, 458 pazienti (di cui 281 in prima visita neurologica) e 24 caregiver. Circa il settanta per cento proviene da Vigevano e dalla Lomellina, poi da altri Distretti della provincia di Pavia, dal Milanese e da altre province lombarde. È un modello originale di presa in carico del paziente e dei familiari che costituisce “un unicum in Lombardia e anche in Italia” hanno sottolineato tutti gli interventi.

La presentazione dell’attività e il bilancio dei primi mesi di attività sono state precedute dall’introduzione di Daniele Bosone, direttore sanitario della Fondazione Mondino, Lorella Cecconami e Gianni Bonelli, rispettivamente direttori generali dell’Ats di Pavia e della Fondazione Mondino, Andrea Ceffa, sindaco di Vigevano, monsignor Maurizio Gervasoni, Vescovo di Vigevano, Pietro Perotti, direttore della Struttura complessa Epidemiologia di Ats Pavia, Alfredo Costa, responsabile del Cdcd e direttore dell’Unione operativa Neurologia del Comportamento di Mondino, Nicola Allegri, coordinatore del Cdcd, Psicologo, Psicoterapeuta sempre della Fondazione Mondino. Le conclusioni sono state affidate a Guido Bertolaso.  

La provincia di Pavia presenta una realtà complessa dal punto di vista epidemiologico, con un indice demografico che evidenzia un’alta percentuale di popolazione anziana, in particolare nel distretto di Voghera e nell'Oltrepò Pavese, dove la popolazione over sessantacinque supera il trenta per cento. “Questo dato – ha puntualizzato Lorella Cecconamici impone di continuare a focalizzarci in profonda sinergia con Regione Lombardia su politiche sanitarie mirate, che garantiscano l’accesso a servizi sociosanitari adeguati, in particolare per le fasce più fragili. L'analisi condotta sui cittadini residenti nei comuni dell'Ats di Pavia che hanno avuto accesso alla rete di servizi territoriali tra il 2017 e il 2019 per forme di demenza ha evidenziato una crescita costante dei casi. Nel 2017 sono stati identificati 6.254 cittadini ultrasessantacinquenni con almeno un accesso ai servizi per Demenza. I casi sono aumentati del 13,7 per cento nel 2018 e del 2,3 per cento nel 2019. L'età media dei pazienti è rimasta stabile, intorno agli ottantacinque anni. I distretti con la più alta prevalenza di demenza sono Broni Casteggio, Lomellina e Voghera Comunità Montana, con percentuali vicine al cinque per cento. Tuttavia, la prevalenza dell'Alzheimer è risultata inferiore alle stime nazionali, con 1.477 casi nel 2023, che corrispondono al 24% di tutte le demenze, contro un'attesa di almeno il 50%”.

Il ruolo del Cdcd è proprio quello di fare emergere le patologie e attivare i percorsi di assistenza e presa in carico precoce, in un’ottica di rete rafforzata dal valore aggiunto della ricerca e dell’innovazione. “Sul piano della rete - rileva Gianni Bonelli - l’area pavese ha il vantaggio di vedere la presenza di strutture pubbliche e private. Per Mondino - aggiunge - l’innovazione è declinata in ambito scientifico, clinico e organizzativo. Il progetto del Cdcd è stato concretizzato utilizzando questi strumenti per rendere la vita più facile a pazienti e familiari”.

Il valore “del lavoro di squadra e di sinergia con la Regione Lombardia” è stato ribadito da Cecconami che ha ricordato come tutto sia partito “da un'analisi epidemiologica (compito di ATS) con successiva programmazione e pianificazione di un progetto finanziato ad hoc da Regione per rispondere concretamente a un bisogno del territorio”.

Ats, Mondino e Regione hanno rilanciato l’impegno per “rafforzare ulteriormente l'offerta sanitaria” per affrontare “le sfide legate all'invecchiamento della popolazione e alle patologie croniche, in modo da garantire cure appropriate e una qualità della vita dignitosa per tutti i cittadini” ha aggiunto il direttore generale dell’Ats Pavia.

Il servizio del Cdcd interessa diversi ambiti, dalle prime visite neurologiche e di controllo alla somministrazione di test neuropsicologici, dalla realizzazione di colloqui psicologici con i caregiver fino ai percorsi di riabilitazione e stimolazione cognitiva per i pazienti. I dati dei primi mesi evidenziano un “buon grado di soddisfazione rispetto ai tempi di attesa per le visite e le valutazioni diagnostiche”.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A OTTOBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore