Attualità - 16 novembre 2024, 19:49

Addio alla ricetta bianca: dal 2025 la prescrizione arriverà su WhatsApp

La rivoluzione digitale nelle prescrizioni mediche: più comodità per i pazienti, ma anche nuove sfide per il sistema sanitario

Addio alla ricetta bianca: dal 2025 la prescrizione arriverà su WhatsApp

Dal 2025, una delle consuetudini più radicate nella vita quotidiana degli italiani, la ricetta bianca cartacea, verrà sostituita da un formato completamente digitale. Il nuovo sistema prevede che i pazienti ricevano le prescrizioni per i farmaci di fascia C via mail o, ancora più comodamente, su WhatsApp. Questo cambiamento, sancito dall’articolo 57 della manovra finanziaria, rappresenta un passo significativo verso la digitalizzazione del settore sanitario.

La ricetta bianca, che finora ha permesso l'acquisto di medicinali non a carico del Sistema Sanitario Nazionale, verrà dunque sostituita da un codice univoco che il medico invierà direttamente al paziente. A differenza del tradizionale modulo cartaceo, che richiedeva la presenza del paziente in farmacia con una prescrizione a volte illeggibile o mal interpretata, il nuovo sistema mira a ridurre gli errori e a semplificare il processo per tutti.

Le modifiche riguardano principalmente i farmaci di fascia C, cioè quelli il cui acquisto è a carico del cittadino. Tra questi, vi sono medicinali come i tranquillanti, gli antibiotici, gli antidolorifici, e la pillola anticoncezionale. Ogni anno, gli italiani spendono circa 3,5 miliardi di euro per questi farmaci, e il nuovo sistema potrebbe ridurre i costi e aumentare l’efficienza.

Il sistema di prescrizione telematica comporta anche vantaggi in termini di monitoraggio sanitario: i dati saranno automaticamente aggiornati nel Fascicolo Sanitario Elettronico, permettendo ai medici di seguire meglio la salute dei propri pazienti e di intervenire tempestivamente in caso di errori o interazioni tra farmaci.

Tuttavia, non mancano le criticità. Non tutti i pazienti sono a loro agio con l’uso di WhatsApp o email, soprattutto gli anziani, che potrebbero trovare difficoltà ad adattarsi alla nuova tecnologia.

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