Promuovere cultura, sport e inclusione sociale, preservare il patrimonio storico-artistico, sostenere la creatività e l’innovazione: queste le finalità con cui la Fondazione Piero e Giuseppina Magnani ETS ha debuttato ufficialmente sabato mattina, 30 novembre, con un incontro presso la sede di via Longobardi 6 a Lomello. Una realtà di nuova costituzione, nata il 6 marzo 2024 per volontà della famiglia Magnani, e già orientata a diventare un punto di riferimento per lo sviluppo del territorio e non solo.
Nel corso dell’evento, un posto di rilievo è stato dedicato alla presentazione del Bando Nazionale Premio Restauro 2025 Patrimonio Culturale Religioso “Fondazione Magnani”, di prossima apertura, destinato a premiare le migliori tesi di laurea, specializzazione e dottorato in Restauro di beni architettonici e storico-artistici. Un’iniziativa di pregio, patrocinata tra gli altri dall’Università di Pavia, che sottolinea la volontà della Fondazione di coniugare la valorizzazione del patrimonio storico con l’apertura a progetti di respiro nazionale.
«Lo spirito che ci anima – ha spiegato la professoressa Mariella Magnani, presidente della Fondazione - è di costruire una realtà significativa a Lomello, anche se non solo per Lomello. Abbiamo la fortuna di essere in un luogo ricco di storia e di potenzialità: pensiamo al complesso monumentale di Santa Maria Maggiore e, in passato, agli scavi di “Villa Maria” che potevano essere base di partenza per la costituzione di un vero e proprio parco archeologico. Proprio partendo da Lomello, anche se non solo per Lomello, abbiamo intrapreso una collaborazione con il corso di restauro dell’Università di Pavia, che ci ha portato a bandire un premio nazionale per la migliore tesi in restauro di opere religiose».
L’evento è stato arricchito da interventi di alto profilo. Tra i relatori, il vescovo di Vigevano, monsignor Maurizio Gervasoni, e il sindaco di Lomello, Silvia Ruggia, hanno sottolineato il valore sociale e culturale dell’iniziativa. Di particolare rilievo i contributi della professoressa Olimpia Niglio, esperta di restauro architettonico, e della professoressa Renata Crotti, figura di spicco nel panorama accademico e culturale. Don Roberto Signorelli, parroco di Lomello, ha offerto il suo sguardo sulla centralità del patrimonio religioso nel tessuto comunitario.
Nel suo intervento, la presidente Magnani ha delineato alcune delle linee guida che ispireranno le attività della Fondazione: «Grazie all’incontro con la professoressa Olimpia Niglio – ha detto - vi è l’ambizione di creare proprio a Lomello, utilizzando le strutture logistiche della Fondazione, un sostegno a scuole o centri di restauro aperto a studenti e studiosi di tutte le nazionalità. Certamente non saranno trascurati gli altri ambiti rivolti all’inclusione sociale, tra cui il sostegno dello sport, nella convinzione del suo valore sociale».
Intitolata a Piero e Giuseppina Magnani, industriali e filantropi che con la loro opera tanto hanno contribuito al benessere della collettività, la Fondazione si avvale di un organigramma composto dalla presidente Mariella Magnani, dalla vicepresidente Marta Sempio e dai consiglieri Giorgio Sempio e Francesco Trecate. La revisione dei conti è affidata alla ragioniera Cristina Elia.
La sede della Fondazione, oggetto di un attento recupero architettonico, rappresenta il simbolo tangibile della volontà di coniugare il patrimonio della tradizione con obiettivi declinati al futuro. Con iniziative come il Premio Restauro 2025 e l’impegno per l’inclusione sociale, la Fondazione Magnani si candida a essere una protagonista nella crescita culturale e professionale del territorio, con un occhio di riguardo per i giovani e le persone svantaggiate.