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Attualità | 05 dicembre 2024, 11:19

Vigevano, addio al grande Mario Tessuto interprete di "Lisa dagli occhi blu"

Con Lisa dagli occhi blu ottenne eterna fama. Soffriva di cuore, lascia il ricordo della sua grande bontà

Vigevano, addio al grande Mario Tessuto interprete di "Lisa dagli occhi blu"

Una notizia di quelle che mai vorresti dare. A 81 anni (era infatti nato nel 1943) è  morto questa mattina Vigevano il grande Mario Tessuto, cantante e virtuoso melodico passato per sempre alla storia della musica col brano Lisa dagli occhi blu, bandiera della magica stagione italiana di fine anni Sessanta.

Era legatissimo alla città di Abbiategrasso e ad Anffas (per cui si era esibito diverse volte, assieme all’amata e dinamica consorte Oonatella); anni fa aveva anche preso in gestione un ristorante di Besate.

Mario Tessuto è un nome che evoca la magia della musica italiana degli anni ’60 e ’70, un’epoca in cui le note e le parole delle canzoni raccontavano storie di amore, sogni e speranze. Nato il 7 settembre 1943 a Pignataro Maggiore, un piccolo comune in provincia di Napoli, Mario Tessuto è diventato famoso per il suo stile unico e la sua capacità di emozionare il pubblico con melodie indimenticabili.

Gli inizi e il successo con “Lisa dagli occhi blu” La carriera di Mario Tessuto raggiunge l’apice nel 1969, quando pubblica il brano “Lisa dagli occhi blu”, una canzone che diventa un vero e proprio inno generazionale. Scritto da Giancarlo Bigazzi e arrangiato da Ezio Leoni, il brano conquista il pubblico per la sua melodia orecchiabile e il testo romantico. “Lisa dagli occhi blu” non solo scala le classifiche italiane, ma entra anche nell’immaginario collettivo, trasformando Tessuto in una star della musica leggera.

Figlio di una coppia di operai, si trasferisce con la famiglia a Milano, dove completa gli studi di ragioneria.

Appassionato di musica, grazie all’amicizia con Livio Macchia, cantante e chitarrista dei Camaleonti, incomincia ad esibirsi dal vivo e viene notato da Miki Del Prete, collaboratore di Adriano Celentano, che gli propone un contratto con l’etichetta del Molleggiato, il Clan Celentano.

Cambia il proprio cognome scegliendo il nome d’arte di Mario Tessuto, ma durante la durata del contratto non incide nessun disco; passa quindi prima alla Jaguar Records (portatovi da Ricky Gianco, conosciuto al Clan) La sua prima vera occasione viene però con la C.G.D., partecipa al “Cantagiro” nel 1967 con “TEEN AGERS CONCERTO”, vince molte tappe.

Incide anche una cover di “Love me, please love me” di Michel Polnareff.

Il nome incomincia a farsi notare, ma il successo arriva con il ritorno alla stessa manifestazione due anni dopo: al Cantagiro 1968 presenta “Ho scritto fine”, brano scritto da Don Backy e vende ben 150.000 copie di dischi, che per un principiante risulta il primo vero successo

Partecipa sempre nel 1968 a “Settevoci” , condotta da Pippo Baudo e diventa Campione dell’anno.

La canzone, che racconta la bellezza e il fascino di una ragazza dagli occhi incantatori, viene presentata durante il programma televisivo “Settevoci”, condotto da Pippo Baudo, che aiuta a consolidare la sua popolarità. Il singolo vende oltre un milione di copie, guadagnando un Disco d’Oro e segnando una pietra miliare nella musica italiana.

La carriera e gli anni successivi Nonostante il successo di “Lisa dagli occhi blu”, Mario Tessuto non si limita a un solo grande successo. Durante gli anni ’70 continua a pubblicare nuovi brani, partecipando a festival e programmi televisivi, mantenendo vivo il rapporto con il suo pubblico. Tra le sue altre canzoni ricordiamo “Lisa colora il sole” e “Innamorati sempre, innamorati mai”, che consolidano il suo stile melodico e romantico.

La sua carriera ha attraversato i decenni con eleganza, e Tessuto si distingue per la sua capacità di rinnovarsi, pur mantenendo la sua identità musicale. Negli anni successivi, partecipa a diverse iniziative musicali, concerti e serate dedicate ai revival degli anni ’60, riaffermando il suo ruolo di protagonista nella storia della musica italiana.

L’eredità artistica Mario Tessuto rappresenta uno degli artisti simbolo di un’epoca in cui la musica leggera italiana ha raggiunto il suo massimo splendore. Con una carriera che attraversa oltre cinque decenni, Tessuto continua a essere un punto di riferimento per gli amanti della musica italiana, mantenendo viva la memoria di un’epoca d’oro.

Mario Tessuto è stato apprezzato non solo per i suoi successi passati, ma anche per la sua umiltà e il suo amore per la musica, che lo hanno reso una figura amatissima dal pubblico. La sua “Lisa dagli occhi blu” rimane un classico senza tempo, un simbolo di dolcezza e romanticismo che continua a emozionare le nuove generazioni.

Mario Tessuto è, e resterà sempre, una voce indimenticabile nella storia della musica italiana.

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