Bergamo vince la 35esima edizione della ‘Qualità della Vita’ del ‘Sole 24- Ore’, indagine lanciata nel 1990 per misurare i livelli di benessere nei territori e pubblicata oggi sulle pagine del quotidiano.
Si aggiudicano il secondo e il terzo posto rispettivamente Trento e Bolzano. In discesa le grandi città: Milano perde quattro posizioni, ma risulta prima in Affari e lavoro; Roma è al 59esimo posto, Napoli penultima, Firenze perde 30 posizioni ma è in testa per la Qualità della Vita delle donne, indice sintetico lanciato nel 2021.
La provincia di Pavia si piazza al 43esimo posto nella classifica sulla Qualità della vita del Sole24ore, stabile rispetto all’anno scorso. Se nel settore “Ricchezza e consumi” il territorio rimane allo stesso posto del 2023 (31esima), il pavese migliora in maniera sensibile nella macro area “Ambiente e servizi” (41esima) con una scalata di 13 piazzamenti. Bene anche il settore “Affari e lavoro” dove la provincia di Pavia consegue il miglior risultato (21esima) con 11 posti in più rispetto al 2023.
Il peggior piazzamento arriva nella cultura (81esima) sebbene in miglioramento mentre sono 18 le posizioni in meno per “Giustizia e sicurezza” e “Demografia”, rispettivamente al 50eseimo e 34esimo posto.
La provincia di Bergamo mai premiata prima d’ora nella classifica generale, ma già incoronata regina dell’Indice di Sportività 2024, aveva già scalato diverse posizioni nel 2023 e quest’anno ha scalzato habitué del podio come Trento, al secondo posto, e Bolzano, al terzo. All’ultimo posto troviamo Reggio Calabria, maglia nera di una classifica che vede le ultime 25 posizioni tutte occupate da province del Mezzogiorno.
L’indagine fotografa il benessere nelle province italiane con 90 indicatori divisi in sei categorie: ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia, società e salute; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero.
La top 10 della classifica è lo specchio di un Paese in cui le grandi città cominciano a manifestare diverse fragilità: l’unica presente è Bologna, al nono posto, in calo di sei posizioni rispetto all’edizione 2023. Per il resto, trionfano le medie province: Monza e Brianza (4° posto), seguita da Cremona e Udine, vincitrice lo scorso anno, Verona e Vicenza.
A chiudere, dopo Bologna, è Ascoli Piceno. Vince il versante nord orientale, con tre province lombarde, le due province autonome del Trentino Alto Adige, due venete, una emiliana e una marchigiana. Le città metropolitane registrano un crollo diffuso: Bologna scende di 7 posizioni, Milano di 4 passando al 12esimo posto, Firenze (36esimo posto) segna un -30 dopo essere stata in zona top 10 per tre anni consecutivi e Roma scende di -24 posizioni piombando al 59esimo posto. Torino perde 22 posizioni, arrivando al 58esimo posto subito davanti alla Capitale.
Napoli è penultima, mentre Bari è tra le poche a salire: un aumento di 4 posizioni la porta al 65esimo posto.