Il gup di Milano Roberto Crepaldi ha condannato in abbreviato a 6 anni di reclusione Andrea Piscina imputato di produzione di materiale pedopornografico e violenza sessuale aggravata perché avrebbe indotto sui social degli adolescenti a compiere atti di autoerotismo dopo averli adescati fingendo di essere una ragazza di 16 anni.
Il pm Giovanni Tarzia chiedeva una pena di 9 anni. Il ragazzo, che prima dell’arresto del giugno scorso lavorava come speaker radiofonico a Rtl 102.5, è stato assolto da un capo d’imputazione di aver provato a convincere altri due minori a produrre dei contenuti erotici. Nel processo erano entrate solo due delle presunte vittime di Piscina con i rispettivi genitori. Le motivazioni saranno depositate entro 90 giorni.