Quest’anno il laboratorio di giornalismo della scuola media Robecchi, giunto al terzo anno, si è arricchito di una nuova, entusiasmante sfida: l’utilizzo dell’intelligenza artificiale (IA), soprattutto nella correzione dei testi. In un contesto in cui la tradizione del giornalino scolastico è sempre stata il cuore pulsante della creatività e della collaborazione tra gli studenti, introdurre l’IA ha rappresentato una scommessa innovativa che ha dato vita a risultati sorprendenti.
“Durante il laboratorio – spiega la professoressa Elisa Tessarin, che insieme al prof Massimo Sala ha tenuto il corso – i ragazzi hanno avuto modo di confrontarsi con i criteri specifici legati alla futura redazione di un giornale (sia cartaceo che digitale), cimentandosi nel ruolo di veri e propri giornalisti. Ogni articolo è stato il frutto di ricerca, discussione e creatività e l’IA ha svolto un ruolo di supporto, aiutando a strutturare le idee e affinare i testi”.
Entrambi gli insegnanti sono anche giornalisti pubblicisti e hanno potuto portare in questo modo anche la loro esperienza sul fronte della comunicazione di massa. “L’utilizzo dell’IA non ha sostituito la creatività umana, ma l’ha amplificata – spiega il prof Sala – È stato emozionante vedere come gli studenti, spesso intimoriti dalla pagina bianca, si siano sentiti incoraggiati a scrivere sapendo di poter contare su uno strumento capace di fornire spunti e suggerimenti. Ad esempio, alcuni articoli più complessi sono stati elaborati in collaborazione tra gli studenti e l’IA, combinando la spontaneità delle loro idee con la capacità dell’IA di organizzare il testo in modo chiaro e accattivante”.
Un altro aspetto che ha sorpreso positivamente è stata la rapidità con cui i ragazzi hanno compreso il funzionamento dell’IA e il suo potenziale. In un laboratorio dedicato, hanno imparato a fornire indicazioni precise per ottenere risultati mirati, sperimentando così un approccio critico e consapevole all’utilizzo di questa tecnologia.
Ma non sono mancati i momenti di riflessione. Durante il progetto, è stato affrontato il tema dell’etica nell’uso dell’IA. Gli studenti si sono interrogati su come bilanciare l’utilizzo della tecnologia con la necessità di mantenere l’autenticità e la personalità dei loro articoli. È stato bello osservare come abbiano sviluppato un senso di responsabilità nei confronti del proprio lavoro, valorizzando la propria voce e le proprie idee.
Il risultato finale è un giornalino scolastico che rappresenta non solo la comunità, ma anche il futuro dell’editoria scolastica. Le pagine raccontano storie, esperienze e riflessioni dei ragazzi, con la freschezza e l’entusiasmo di sempre, arricchite da un pizzico di innovazione tecnologica. In primo piano quest'anno, oltre alla tradizionale intervista alla dirigente sui progetti in corso nella scuola, quella al dirigente sei servizi generali amministrativi e alle collaboratrici scolastiche, veri e propri angeli custodi degli studenti.
Uno spazio speciale è stato inoltre dedicato al laboratorio teatrale che, quest'anno, è stato davvero originale, regalando alla scuola uno spettacolo inedito, dove protagonisti sono stati anche gli abiti di scena e le scenografie, realizzati dai ragazzi. Tutti davvero molto bravi.
Il resto del giornale si è poi sviluppato in linea alle precedenti edizioni, con tutto ciò che è stato realizzato nella prima parte del quadrimestre.
“Questa esperienza – conclude la prof Tessarin – è stata un esempio concreto di come tradizione e innovazione possano coesistere e arricchirsi reciprocamente. I ragazzi hanno dimostrato che con curiosità, impegno e collaborazione, si possono affrontare nuove sfide senza perdere di vista i valori fondamentali della scrittura e della comunicazione”.
Per “sfogliare” l’ultima edizione di New Wanted ecco il link: https://sites.google.com/icvialelibertavigevano.edu.it/the-new-wanted/home.