Il Comune di Novara, nella persona dell’assessore alla cultura Luca Piantanida, ha depositato poco fa alla Questura di Novara una denuncia contro “Dedelate”, l’influencer specializzato in spericolate imprese durante le quali si arrampica su importanti monumenti, filmando l’azione e pubblicando le immagini su Instagram.
Ieri il giovane (ha poco più di 18 anni) ha postato sul suo profilo le immagini della sua ultima bravata: in piena notte si è introdotto nella Basilica di San Gaudenzio a Novara e si è arrampicato fino alla guglia della cupola antonelliana, a oltre 100 metri di altezza, riprendendo immagini che sono diventate rapidamente virali: il post con foto e video ha raccolto 240.000 likes.
“La Questura in collaborazione con la nostra polizia locale – dice l’assessore Piantanida – si è già attivata per identificare il responsabile di quello che io considero un fatto gravissimo. Oltre ad aver messo a repentaglio la propria vita, questo ragazzo ha fatto danni seri all’interno di un bene monumentale che è patrimonio della città di Novara. Oltre tutto c’è il rischio serio di innescare fenomeni di emulazione”.
L’entità dei danni non è stata ancora stimata con precisione: se ne sta occupando Matteo Caporusso, presidente della Fabbrica Lapidea, l’ente che da più di 500 anni si occupa della cura della Basilica e da metà dell’800 anche della cupola che è considerata un’opera unica nell’architettura mondiale, con i suoi 121 metri di altezza, interamente realizzata in mattoni senza armature di ferro. La vicenda sta suscitando molta eco in città, ed avrà un seguito anche politico amministrativo: il gruppo consiliare del Partito Democratico ha depositato una interrogazione chiedendo chi avrebbe dovuto vigilare, come mai alcune porte non erano chiuse, chi avrebbe dovuto provvedere e quali provvedimenti il comune sta assumendo per evitare emulazioni.
