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FESTIVAL DI SANREMO | 11 febbraio 2025, 16:02

Francesco Gabbani presenta il suo ‘Viva la vita’: “Questa profonda leggerezza fa parte del mio modo di essere”

Vincitore prima tra le nuove proposte poi tra i big, torna in gara per la quarta volta con un brano che vuole essere un inno alla vita e all’accettazione che arriva alla consapevolezza e che rappresenta l’approccio personale alla vita stessa dell'artista

Foto Chiara Orsetti

Foto Chiara Orsetti

Torna in gara per la quarta volta al Festival di Sanremo Francesco Gabbani che questa sera sul palco del teatro Ariston presenterà ‘Viva la vita’.

Un brano che vuole essere un invito alla consapevolezza e una fotografia dell’approccio personale alla vita stessa.

Tante sono le piccole cose che mi fanno dire viva la vita, sono un cantante atipico e mi sveglio prestissimo. Sono quasi un monaco tibetano, e la prima cosa che mi fa dire viva la vita, soprattutto quando sono a casa, è l’alba”.

Dico viva la vita anche quando la mia compagna Giulia sorride, e sono felice; ma sono tanti gli esempi” continua l’artista quarantaduenne.

A proposito del brano in gara alla settantacinquesima edizione del Festival, Gabbani continua: “Mi auguro che sia la canzone giusta per far divertire il pubblico ma credo che prima di tutto sia un’occasione per emozionarsi e far riflettere. È un brano introspettivo”.

Ancora: “È un brano che, in un modo o nell’altro, esprime il mio approccio personale alla vita. Quello a cui ambisco non è il successo ancora più grande o il materialismo, ma a una serenità, alla pace interiore. Credo che la strada possa essere quella dell’accettazione, accettare quello che si è, quello che la vita ci ha dato e il fatto che una risposta vera alle grandi domande non le avremo mai veramente”.

Faccio musica esprimendo quello che sono. Questa profonda leggerezza fa parte del mio modo di essere”.

Durante la serata dei duetti, Francesco Gabbani sarà accompagnato da Francesco Tricarico e insieme canteranno ‘Io sono Francesco’: “L’idea di duettare con Tricarico è nata a priori, prima ancora di sapere di essere in gara al festival. È un artista che ho sempre stimato molto, trovo una sinergia e un punto di collegamento nel nostro modo di esprimerci. Lo trovo un artista molto sensibile e ha una capacità di esprimere tramite un linguaggio naif delle verità a volte anche scomode. Questa canzone al Festival è un’opportunità per la canzone stessa di avere una sorta di rivalsa. La canzone di Tricarico è stata travisata, ma è una rivalsa personale, un’apertura di speranza nell’autodeterminazione. Occidentali’s Karma a me ha cambiato la vita e da un certo punto di vista, come ‘Io sono Francesco’, è stata travisata”.

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