"Sono distrutto, però è bellissimo".
Alessandro Cattelan riassume così le sue giornate sanremesi, vissute tra il teatro Ariston e le dirette fino a tarda notte con il Dopofestival, di cui è stato protagonista.
"Finiamo sempre per le 2:30, torno in albergo alle 4. Ma la parte del lavoro, il momento in cui si va in onda, è la più rilassante. Fare ciò che ci piace è quasi un riposo".
Un'esperienza intensa, quella del Festival di Sanremo, che per Cattelan rappresenta "una settimana di follia", ma anche un'importante occasione di crescita: "Il fatto che sia andato tutto bene ti dà carburante”.
Insieme ad Alessia Marcuzzi, il conduttore questa sera sarà accanto a Carlo Conti nella conduzione della finale della kermesse canora ed è pronto a cogliere ogni spunto: "Mi piace l’improvvisazione, se c’è un commento preferisco farlo sul momento. Noi siamo chiamati ad aiutare e portare intrattenimento, e credo che l’improvvisazione sia la più efficace".
Il ritorno in scena con Marcuzzi ha suscitato in Cattelan un senso di nostalgia: "Le ho mandato una nostra foto di 25 anni fa. Io ero al mio primo giorno, lei già lanciata. Sorridevamo pensando di ritrovarci su questo palco. Sarebbe bellissimo rifarlo".
E se un giorno dovesse condurre Sanremo? "Per ognuno di noi l’idea di presentare il Festival è una cosa bella, una medaglia da avere sul petto, ma non è un obiettivo quotidiano. Se succederà, benissimo. Altrimenti resterà un bellissimo ricordo".
Uno dei momenti più discussi del Dopofestival è stata la reinterpretazione di Montagne Verdi con riferimenti all’attualità, che ha spiazzato Rocco Hunt. "Sì, lo rifarei", afferma Cattelan. "Abbiamo modificato le canzoni del Festival trovando agganci con le notizie. Amo Napoli e mi è piaciuto il tributo di Rocco Hunt. Ma a volte si confonde il soggetto della battuta con il bersaglio: il focus non era Napoli, casomai certi influencer che muovono pulmini". Carlo Conti ha difeso il co-conduttore: "Alessandro ha avuto carta bianca per il Dopofestival".
Alla fine di questa avventura, Cattelan e Marcuzzi sperano che rimangano due messaggi chiari. Per Alessia: "La musica è al centro di tutto. Tanti giovani lo stanno seguendo e i numeri lo dimostrano. Vorrei che si ricordassero di me gli abbracci".
Cattelan, invece, punta su un valore diverso: "Lo spirito di leggerezza, la capacità di scherzare sulle cose. Ricordo Elettra, Geppi, Miriam, Katia... hanno alleggerito il clima, e questo per me è molto importante”.
Per questa sera, tanta emozione: "Sanremo è già più semplice rispetto ai programmi nostri. C’è Carlo, noi ci facciamo gestire. Come preparazione non c’è granché, come emozione, tanta".