Vigevano, al Rotary si parla di Olimpiadi invernali 2026

Stavolta introdurre il relatore Gianni Merlo è perfino troppo facile. A parte il fatto che, qualche anno fa, aveva anche calcato le scene del nostro club (Rotary Vigevano Mortara), Gianni ha trascorso l’intera sua vita nel mondo del giornalismo sportivo dall’inizio degli anni settanta in Gazzetta e, poi, presiedendo (è ancora in carica) per decenni l’Associazione Mondiale dei Giornalisti del settore dalla sua sede nella nostra città.

Un’ attività indefessa che lo ha visto attore di fondamentale rilevanza in qualcosa come 26 Olimpiadi in tutti i continenti, a tutte le latitudini, in tutti i contesti immaginabili.

Il tutto anche attraverso una pregevole opera di formazione di giovani talenti dell’ex penna dal mondo intero (ieri sera era accompagnato da una giornalista giordana alle prime armi ma già tremendamente sicura ed efficace).

E, così, anche il suo racconto della prossima Olimpiade invernale (febbraio 2026) Milano - Cortina (citando solo le due principali sedi dei giochi) ne è naturale conseguenza.

A Milano prevalentemente il ghiaccio (pattinaggio artistico, curling, hockey, short track), a Cortina lo sci alpino, a Predazzo il salto dal trampolino, ad Anterselva il biathlon, sempre da quelle parti lo sci di fondo fino alla cerimonia di chiusura e Verona. Un panorama incredibilmente ampio per un maxi- evento “spezzatino” come ormai tutte le moderne olimpiadi sono costrette a fare per una serie di motivazioni di forte impatto come innanzitutto la sicurezza, la concentrazione del traffico, la ricettività, i costi di allestimento e gestione e tanto altro ancora.

Il racconto si arricchisce di altri particolari di altrettanto interesse; il percorso della fiaccola (passerà anche dalla nostra città attorno a metà gennaio), le grandi cerimonie di apertura e chiusura, la già quasi impossibilità di reperire i biglietti per gli incontri principali ed i relativi costi da miliardario texano o giù di lì, le strutture per accogliere le maree di folla previste.

E le storie si allargano, Gianni Merlo sciorina nomi circostanze, particolarità organizzative di tutte le “sue” olimpiadi di oltre cinquant’anni di militanza, sua e dell’associazione che presiede. Dal suo dirompente eloquio ci si avventura fra Los Angeles, Tokyo, Seul Pechino, Parigi, Atlanta, Sidney, Lillehammer, Calgary, fino all’ultima di Parigi dove la sua associazione compie 100 anni che festeggia a fianco del presidente Macron, e la serie continua con un tuffo nel passato, nei volti degli atleti che lo hanno caratterizzato, negli episodi che lo hanno colorato.

Si potrebbe andare avanti per qualche ora ma la corsa, anche per noi, si arresta.

La serata ci ha permesso di entrare alla grande nel meraviglioso mondo dello sport, anche quello con cifre a pochi zeri.

Grazie Gianni e tanti auguri per quello che hai fatto e ancora stai facendo per questo mondo dove, perfino i giovani atleti di oggi, mantengono e rinnovano le antiche emozioni dei loro nonni e dei loro padri.

E, questo, non è sicuramente cosa da poco!