Attualità - 05 marzo 2025, 12:35

Pavia, al San matteo è nato l’ambulatorio nefro-reumatologico

Una nuova realtà per la diagnosi e la cura delle malattie renali nei pazienti affetti da connettiviti e vasculiti

All’IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia è nato l’ambulatorio Multidisciplinare Nefro-Reumatologico, dedicato alla diagnosi e alla gestione delle malattie renali nei pazienti affetti da connettiviti e vasculiti: un ulteriore passo nell’approccio integrato alla cura di patologie complesse, che richiedono la stretta collaborazione tra nefrologi e reumatologi per garantire un'assistenza personalizzata e di alta qualità.

L’interessamento renale rappresenta una delle più gravi complicanze del Lupus Eritematoso Sistemico (LES), interessando fino al 50% dei pazienti, e delle vasculiti e può comportare danni renali significativi fino alla perdita funzionale dell’organo.

Da qui, la volontà di Teresa Rampino, direttore SC Nefrologia, Dialisi e Abilitazione al Trapianto del San Matteo, nonché professore ordinario di nefrologia presso l’Università di Pavia, e Lorenzo Cavagna, responsabile dell’Ambulatorio Connettiviti della Fondazione e professore associato di reumatologia presso lo stesso ateneo, di unire le competenze e le professionalità per creare un ambulatorio che “si propone come un Polo di eccellenza per la gestione delle complicanze renali associate a connettiviti, come il LES, e le vasculiti, patologie che colpiscono il sistema immunitario e possono compromettere il funzionamento di vari organi, tra cui i reni – spiegano i due specialisti -. Grazie alla sinergia tra specialisti e alla centralità del paziente nel percorso di cura, questa nuova struttura rappresenta una speranza concreta per chi affronta malattie autoimmuni con complicanze renali, contribuendo al miglioramento della qualità della vita e al progresso della ricerca medica”.

Sarà anche un punto di riferimento per la ricerca. Grazie alla collaborazione tra i laboratori del San Matteo e dell’Università, i pazienti avranno accesso a nuovi trattamenti sperimentali e potranno partecipare a studi clinici volti a migliorare la conoscenza delle nefropatie autoimmuni e a sviluppare nuove terapie mirate” concludono la professoressa Teresa Rampino e il professor Lorenzo Cavagna.

L’Ambulatorio Multidisciplinare Nefro-Reumatologico è un ambulatorio di terzo livello, cui afferiscono i pazienti selezionati dai medici della Fondazione e dagli specialisti di altre Strutture Ospedaliere nazionali che hanno in carico pazienti con queste caratteristiche cliniche; un servizio di avanguardia per una diagnosi precoce e un monitoraggio delle nefropatie autoimmuni, piani terapeutici personalizzati, gestione delle complicanze, assistenza integrata e continuità delle cure.

Da novembre a gennaio i pazienti seguiti sono stati 19.

Un team multidisciplinare

Il team, oltre che da Teresa Rampino e Lorenzo Cavagna, sarà composto dalle nefrologhe Marilena Gregorini ed Emma Diletta Stea, dai reumatologi Francesca Bottazzi, Veronica Codullo, Alessandra Milanesi e Giovanni Zanframundo, dalle infermiere Anna Apicella, Laura Costantino, Laura Martinoli e Teresa Negri.