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Cronaca | 18 marzo 2025, 11:15

Pavia ricorda i morti della torre crollata

La tragedia avvenne nel 1989

Pavia ricorda i morti della torre crollata

Trentasei anni dopo Pavia ha ricordato oggi le quattro vittime del crollo della Torre Civica, precipitata improvvisamente alle 8.55 di venerdì 17 marzo 1989. Sotto i mattoni della Torre, costruita nell’undicesimo secolo, alta 78 metri, uno dei simboli della città, morirono Pia Casella Comaschi, 52 anni, edicolante di piazza Duomo, Giulio Fontana, 76, titolare di un albergo-ristorante, Adriana Uggetti, 18, e Barbara Cassani, 17, due ragazze di San Genesio, centro in provincia di Pavia.

Il Comune di Pavia ha organizzato una cerimonia pubblica alla presenza delle autorità cittadine. “Davanti a quello che resta qui della Torre, ci stringiamo oggi nel ricordo delle vittime, vicini alle loro famiglie – ha sottolineato, nel suo intervento, il vicesindaco Alice Moggi – ricordando una ferita che ha cambiato per sempre la nostra città. Un crollo che lasciato vuoto e paura. Un vuoto a cui la città però ha saputo reagire”.

“La memoria delle vittime non rappresenta solo un atto di rispetto verso chi ci ha lasciato, ma costituisce anche una solida base per costruire un futuro migliore in cui tragedie simili non possano mai più verificarsi – ha aggiunto Enrico Giuseppe Tessera, sindaco di San Genesio -. E’ nostro compito, e quello di tutte le istituzioni locali, assicurarci che eventi come quello del 17 marzo 1989 non si ripetano mai più. La sicurezza, la prevenzione e il continuo miglioramento del nostro territorio devono essere valori che ci guidano quotidianamente”.

E’ seguita poi, nella vicina cattedrale, la messa in ricordo delle vittime, “Auguriamoci sempre nella nostra vita quotidiana di essere guidati dal Cielo e non da tornaconti personali – ha affermato, nella sua omelia, il parroco don Gian Pietro Maggi -. Possa davvero questo giorno, nel ricordo del crollo della Torre Civica, farci riscoprire quanto la grazia del Signore ci concede di vivere. Il nostro pensiero va alle quattro vittime, con la preghiera che possano ora gustare l’infinita misericordia di Dio”.

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