La Guardia di Finanza di Varese ha dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Vicenza su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di una società vicentina che, sulla base degli elementi probatori emersi dalle indagini preliminari, risulterebbe coinvolta in una frode relativa ai cosiddetti “bonus edilizi”, ovvero le agevolazioni fiscali consistenti nella detrazione d’imposta delle spese sostenute per interventi finalizzati al recupero o restauro degli edifici ed al risparmio energetico.
I Finanzieri del Nucleo PEF Varese, dapprima coordinati dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio e successivamente da quella di Vicenza, dove il fascicolo è stato trasferito per competenza, hanno scoperto due imprese schermo, utilizzate per immagazzinare fraudolentamente i crediti d’imposta derivanti dai bonus edilizi generati “in provetta”, ovvero mediante la creazione di documentazione fiscale artificiosamente precostituita.
L’indebito credito d’imposta accumulato dalle due imprese, pari ad oltre 2 milioni di euro, sarebbe scaturito dalla realizzazione, simulata, di opere edili per le quali figuravano quali committenti 19 persone fisiche, privati cittadini, che le indagini hanno dimostrato essere del tutto ignari dei crediti loro artatamente attribuiti e totalmente estranei rispetto alla frode in atto.