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Economia | 18 marzo 2025, 07:00

Continua a crescere il numero di appassionati di eSports in Italia. Cosa c'è dietro questo fenomeno globale?

Pur trattandosi di un fenomeno estremamente recente, gli eSports stanno riscuotendo un incredibile successo tra gli utenti di tutto il mondo, e anche in Italia il numero di appassionati di competizioni virtuali e videogaming è in netto aumento.

Continua a crescere il numero di appassionati di eSports in Italia. Cosa c'è dietro questo fenomeno globale?

Pur trattandosi di un fenomeno estremamente recente, gli eSports stanno riscuotendo un incredibile successo tra gli utenti di tutto il mondo, e anche in Italia il numero di appassionati di competizioni virtuali e videogaming è in netto aumento. Tale crescita, oltre ad essere particolarmente interessante per comprendere i nuovi trend di mercato, porta con sé nuove modalità di intrattenimento e di business che vale la pena analizzare. 

Non a caso, tutte le principali piattaforme di gioco online hanno già da qualche tempo integrato gli eSports tra i mercati di scommessa offerti. Alcuni portali, addirittura, tendono ad incentivare il betting sulle competizioni virtuali attraverso promozioni. Un esempio è il Bet365 bonus benvenuto, che ti permette di ottenere il 100% di bonus da sfruttare su tutte le tipologie di sport, inclusi i moderni eSports.

Un recente report effettuato dalla società Deloitte in collaborazione con Iidea, rivela che il numero di appassionati di eSports nel nostro Paese è 7,3 milioni. Si tratta di un bel balzo in avanti rispetto ai 6,2 milioni del 2022. Ma cosa c’è, in effetti, dietro questo eccezionale fenomeno globale? E, soprattutto, a quanto ammontano i ricavi dell’intero comparto eSports in Italia?

Quanto sono popolari gli eSports in Italia?

Sebbene il flusso di notizie mainstream non sembra dedicare troppa attenzione al fenomeno, il settore degli eSports sta riscuotendo molta popolarità tra gli utenti del nostro paese, specialmente quelli compresi nella fascia d'età tra i 16 e i 25 anni. Come già accennato, nel 2024 gli appassionati di eSports sono 7,3 milioni e se confronti i dati registrati nel 2017, in cui gli amanti delle competizioni virtuali erano appena 1,2 milioni, puoi facilmente capire l'entità della crescita che il settore sta conoscendo. 

Stando ad una ricerca effettuata da Paypal nel 2016, si prevedeva che il fatturato del mercato degli eSport in Italia potesse superare i 14 milioni di dollari entro il 2018. Un successivo rapporto Iidea del 2022, non solo conferma la crescita esponenziale dei ricavi provenienti dal settore, ma anzi porta il fatturato degli eSports in Italia, tra diretto e indiretto, alla bellezza di 51 milioni di euro, con una crescita pari al 4% rispetto all’anno precedente (2021).

Un mercato in netta crescita 

Come anche tu puoi constatare, a crescere, insomma, non è soltanto il numero dei videogiocatori, ma anche il numero di utenti che seguono attivamente le competizioni virtuali online. E le piattaforme web che attualmente veicolano maggiormente i contenuti eSports sono indubbiamente Youtube e Twitch. L’80% delle entrate è rappresentato principalmente dalla pubblicità, seguito dai ricavi legati a servizi di consulenza e dalla vendita di biglietti per la partecipazione a tornei ed eventi live. 

Avrai già capito, insomma, che insieme agli eSports si muove un business faraonico che coinvolge tantissimi sponsor e società terze. Coca-cola, Mastercard, Honda, Nike e Mercedes Benz sono solo alcuni dei brand che hanno messo le mani su questo settore, assicurandosi un ottimo giro d’affari. L’evento “League of Legends Worlds 2025” ad esempio, che avrà luogo a Chengdu, vede tra i suoi sponsor la popolarissima azienda elettronica Oppo. 

Secondo la ricerca di Deloitte, tra l’altro, l’Italia sarebbe il terzo paese in Europa per numero di spettatori e di fan delle competizioni eSports. Nonostante ciò, si può dire che il settore non sia ancora realmente decollato nel nostro stivale. Ti basta pensare al fatto che la maggior parte dei tornei e degli eventi legati al mondo delle competizioni virtuali si svolge in occasioni di fiere, in spazi certamente più ristretti rispetto a quelli dei palazzetti che ospitano i tornei internazionali. 

Un pubblico aperto alla pubblicità

Ciò che rende il settore degli eSports un terreno fertile per gli stakeholders è il fatto che il pubblico che segue questo genere di competizioni sembra piuttosto favorevole all’inserimento di pubblicità all’interno dei contenuti. Del resto, buona parte dell’audience legata al mondo dei videogiochi da competizione fanno parte della Gen Z, motivo per cui risultano decisamente abituati ad abbonamenti e al frequente utilizzo di servizi a pagamento. Oltre il 50% dei giocatori, infatti, risulta essere favorevole all’uso di pubblicità e di sponsor durante gli eventi eSports.

A generare il maggior numero dei profitti ci sarebbero League of Legends e Valorant, seguiti poi dal simulatore di calcio EA Sports FC, da Rocket League e Fortnite. Meritano una menzione, tuttavia, anche “Hogwarts Legacy”, basato sul popolarissimo fenomeno Harry Potter, e “Call of Duty: Modern Warfare III”, uno sparatutto in prima persona sviluppato da Sledgehammer Games. Per quanto riguarda il pubblico degli eSports, peraltro, questo viene diviso in due categorie ben distinte. 

Gli eSports Fans, che al momento rappresentano la maggioranza, sono costituiti da semplici spettatori di contenuti eSports o da giocatori che si dedicano ai titoli da competizione per un numero esiguo di ore a settimana. Gli Hardcore Gamers, che nel 2023 ammontavano invece a 1,2 milioni, sono rappresentati dagli utenti che giocano attivamente a videogiochi da competizione per un numero pari o superiore alle 21 ore a settimana. 

Il rapporto tra eSports e criptovalute

Puoi notare che uno degli aspetti più interessanti che emergono dall’analisi del fenomeno eSports, è che questo genere di competizioni coinvolge un’utenza particolarmente favorevole all’uso di criptovalute e token digitali. Le crypto, e questo non rappresenta certamente un mistero, sono una delle fonti principali di reddito per l’intero settore dei videogiochi da competizione. Già piattaforme come Twitch hanno permesso agli utenti di trasferire denaro sotto forma di token, chiamati per l’appunto “Twitch Tokens”. 

Anche nel mondo degli eSports, di conseguenza, abbonamenti, feature particolari o equipaggiamenti di gioco possono essere acquistati mediante particolari criptovalute. I token basati sulla blockchain, infatti, ti possono garantire livelli di sicurezza più elevati durante gli scambi di denaro, oltre che una maggiore rapidità di trasferimento. L’associazione tra eSports e criptovalute, insomma, rende ancora più facile capire il perché il pubblico del settore sia costituito principalmente da giovanissimi circoscritti a specifiche fasce d’età. 

Un’opportunità di crescita per l’economia italiana 

Quello degli eSports, insomma, rappresenta un macrocosmo particolarmente complesso, il quale cela sponsorizzazioni, trasferimenti di criptovalute e competizioni seguite da miliardi di utenti in tutto il mondo. Come ti ho già accennato, il successo che finora questo settore ha raccolto in Italia non è che la punta dell’iceberg, dal momento che il potenziale vero degli eSports non sembra essere ancora stato sprigionato del tutto. Quel che è certo, è che questo mercato rappresenta un’importante opportunità di crescita per l’Italia, che non dovresti sottovalutare. 

Richy Garino

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