E’ uno schieramento imponente, con una sessantina di soccorritori tra Vigili del Fuoco e volontari, quello che dalle prime luci dell’alba di oggi ha ripreso le ricerche del giovane Abdou Ngom, il ragazzo braidese che ieri è stato portato via dalle correnti del Tanaro mentre insieme a tre amici faceva un bagno alla Spiaggia dei Cristalli di Verduno.
Di nazionalità senegalese, Abdou ha appena tredici anni (è nato il 25 settembre 2011) e – diversamente da quanto segnalato ieri dalle autorità – frequenta ancora la terza media, iscritto alla Scuola "Piumati" di via Barbacana a Bra. Nella città della Zizzola è arrivato all’età di tre anni a seguito del padre, operaio alle industrie Rolfo. Ha tre fratelli, la più piccola dei quali nata nel 2021.
Intorno alle 13 di ieri l’allarme lanciato dai tre compagni del ragazzo, coetanei tutti di origine marocchina che insieme a lui erano arrivati in bicicletta lungo l’ansa che affianca il fiume ai piedi del nuovo ospedale.
I quattro volevano trascorrere qualche ora all’aperto, approfittando della giornata di vacanza dalle scuole. Si sono poi immersi in acqua fino alla vita, prima che Abdou vi scivolasse sul fondo limaccioso finendo nel giro di pochi istanti preda di una corrente che ancora oggi si presenta piuttosto sostenuta, in un fiume che al centro del suo letto, in quel punto, presenta una profondità di circa quattro metri.
Scattata già ieri, la macchina dei soccorsi è ripartita questa mattina coordianata dall’Unità di Comando Locale (UCL) insediata presso quello che rimane del complesso del ristorante "La Cascata", dispiegandosi lungo il tratto del fiume compreso tra il ponte albertino di Pollenzo, dove da tempo è attivo il cantiere per il completamento dell’autostrada Asti-Cuneo, e la zona di Alba.
Una trentina i Vigili del Fuoco del Fuoco impegnati con squadre che si stanno alternando da Alba, Cuneo, Asti e Alessandria, con sommozzatori inviati dalla Direzione Regionale dell’Emilia Romagna di Bologna, cui si stanno ora affiancando altri uomini in arrivo da Firenze, inviati sin qui perché dotati di uno speciale ecoscandaglio utile alle ricerche in acqua in condizioni di particolare torbidità, quali quelle che caratterizzano il Tanaro dopo le piogge dei giorni scorsi. Intanto, ancora stamattina la zona è stata sorvolata da un elicottero Drago arrivato Torino – ieri ne era stato impegnato anche un secondo arrivato da Varese – e dai droni del Sapr dei Vigili del Fioco (Sistemi Aeromobili Pilotaggio Remoto).
Diversi poi i gruppi di volontari che stanno coadiuvando nelle ricerche, a partire dalla Croce Rossa Italiana, presente con gruppi da Alba, Bra, Busca, Savigliano e con una squadra di "soccorsi speciali" Opsa arrivata da Borgo San Dalmazzo, proseguendo con nuclei dell’Aib, dell’Associazione Nazionale Carabinieri e gruppi di Protezione Civile giunti da Alba, Bra e Verduno.
A soccorritori e volontari va il ringraziamento del sindaco di Bra Giovanni Fogliato, che all’alba si è recato sul posto insieme ai colleghi di Alba e Verduno, Marta Giovannini e Alberto Gatto, e che nel primo pomeriggio vi è tornato anche per dare conforto al padre del ragazzo, che da ore segue l’evoluzione delle operazioni di ricerca sul sito in riva al Tanaro. "Un dispiegamento di forze enorme – dice il primo cittadino braidese –, venute anche da lontano, con esperti della ricerca e volontari. Tante persone che sono l’espressione di un intero territorio che in queste ore di apprensione si stringe attorno a una famiglia ben inserita nella nostra comunità e alla quale non vogliamo fare mancare il nostro supporto".