Nell’azienda chimica di San Pietro Mosezzo (Novara) lavoravano una cinquantina di persone, quando è divampato l’incendio ce n’era una trentina, tutti sono riusciti a mettersi in salvo.
“E’ un macello, è scoppiato tutto il capannone, è tutto bruciato”, dice una donna sul piazzale davanti alla fabbrica in un video diffuso da un consigliere comunale di Novara, Giuseppe Gagliardi (Forza Italia). Il piano di emergenza dell’azienda è stato subito attivato, si è appreso a San Pietro Mosezzo, e questo ha consentito di evacuare tutta la fabbrica. Nessun ferito e nessun intossicato per il momento nel novarese, dove alle 8 del mattino ha preso fuoco una fabbrica di vernici e solventi a San Pietro Mosezzo.
Varie esplosioni si sono succedute da quel momento. Il timore di una nube tossica ha portato alla decisione di impedire le uscite dalle scuole, e il sindaco Alessandro Canelli ha chiesto agli abitanti di non uscire di casa. Evacuati gli edifici in un raggio di 500 metri attorno al luogo dell’incendio. Una vasta nube sovrasta la città, raccontano i testimoni. Il fumo nero e denso si sta ora spostando verso nord.
Le fiamme nell’impianto sono alte decine di metri, sul luogo operano i vigili del fuoco di tutto il Piemonte.
Il vento sta spostando la nube nera verso la Lombardia. Sul posto si sono recate anche le squadre dell’Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) per i primi rilievi. Le esplosioni udite nei primi momenti dello scoppio sarebbero dovute a tombini saltati.