Cronaca - 20 novembre 2023, 10:41

Violenza sulle donne, parla la Procuratrice Mannella di Milano: ‘Mai accettare incontro chiarificatore’

"Spesso mi sono trovata di fronte a casi in cui la donna percepisce, nel suo profondo, che sta correndo un pericolo, ma - sottolinea - si rifiuta di pensare che la persona scelta e amata sia così diversa da quella immaginata e non accetta di trovarsi in pericolo"

Violenza sulle donne, parla la Procuratrice Mannella di Milano: ‘Mai accettare incontro chiarificatore’

Educare gli uomini a non considerare le donne in termini di possesso e insegnare alle ragazze a riconoscere i segnali di allarme e non accettare l’appuntamento chiarificatore. È il messaggio che la procuratrice aggiunta di Milano Letizia Mannella, la magistrato che ha adottato e applicato il Codice rosso, veicola attraverso l’Adnkronos all’indomani del ritrovamento del corpo senza vita della 22enne Giulia Cecchettin per il cui omicidio è stato arrestato in Germania l’ex fidanzato Filippo Turetta. Un discorso ”generale che prescinde dall’ultima triste vicenda di cui non conosco gli atti processuali” precisa. “Gli uomini devono essere educati a una cultura non di possesso della donna, questo è il presupposto, poi serve spiegare alle persone che non bisogna accettare l’appuntamento chiarificatore, diverso dall’ultimo appuntamento.

L’incontro chiarificatore è quello che si cerca dopo che si è già chiarito tutto. Lo persegue chi, uomo o donna che sia, perché anche le donne possono essere pericolose, non accetta ancora la separazione” spiega. “Ricevere una richiesta di ulteriore chiarimento è un campanello d’allarme molto importante, chi lo chiede vuole solo esercitare la propria forza e annientare l’altro. L’esperienza giudiziaria mi ha insegnato che questo è un momento di grande pericolo” di fronte al quale “invito a denunciare la situazione di pressione, l’atteggiamento sempre più compulsivo messo in atto”, aggiunge.

“Spesso mi sono trovata di fronte a casi in cui la donna percepisce, nel suo profondo, che sta correndo un pericolo, ma – sottolinea l’aggiunta Mannella – si rifiuta di pensare che la persona scelta e amata sia così diversa da quella immaginata e non accetta di trovarsi in pericolo. Invece è importante intercettare questi messaggi e rivolgersi alle forze dell’ordine”. La situazione di pericolo “non è una situazione improvvisa, ma ha segnali precisi che la psicologia, la psichiatria e le scienze umane hanno ben individuato. L’invito che rivolgo a tutti è di individuare gli elementi di pericolo e alla vittima, che vive un senso di inquietudine, di rivolgersi alle forze dell’ordine” che grazie alla tecnologia hanno sempre più strumenti a disposizione, come il ‘Mobile angel’ il braccialetto con sistema di allarme che permette alla centrale operativa dell’Arma che consente di intervenire in modo ancora piu tempestivo.

Gli ultimi dati su Milano non sono incoraggianti: quest’anno il 40% dei reati di stalking, maltrattamenti e violenza sessuale è stato commesso da giovani tra i 18 e i 35 anni, secondo le statistiche del tribunale. “A dispetto di quello che si pensa Milano è una città sicura, una città ben presidiata dove c’e un monitoraggio continuo. I dati piuttosto raccontano che manca l’educazione e c’è una fragilità nei giovani che si esprime con la violenza: la persona forte non è mai violenta perché ha fiducia in se stessa. La scuola e la famiglia devono insegnare ai ragazzi valori veri, creare persone strutturate che sappiano accettare un rifiuto” conclude l’aggiunta di Milano Letizia Mannella.

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