Attualità - 19 ottobre 2024, 11:13

Magenta, Pontenuovo: ex Saffa, si aspetta il 23 ottobre, il giorno dell’asta per lo storico stabilimento

Una data importante per capire quale sarà lo sviluppo dell'intera area di via Reno dè Medici

Magenta, Pontenuovo: ex Saffa, si aspetta il 23 ottobre, il giorno dell’asta per lo storico stabilimento

Si avvicina il 23 ottobre, giorno in cui l’area dismessa ex Saffa di via Reno dè Medici a Pontenuovo di Magenta andrà all’asta. Ne avevamo dato notizia ad agosto. Un passaggio fondamentale per capire quale sarà il futuro di una delle zone strategiche non solo per la città di Magenta, ma per l’intero territorio, di oltre centomila metri quadri. A dare avviso della procedura esecutiva è il professionista delegato, avvocato Alfonso Martucci che indica in mercoledì 23 ottobre alle 14.30 a Milano in via Aosta 4/A la vendita senza incanto dell’area industriale dismessa costituita da vari edifici, alcuni di grande importanza dal punto di vista storico come la ex Dogana Austriaca e anche architettonica, come la mensa, il teatro e la chiesa, progettati dall’architetto Muzio. Il prezzo base è stato fissato in sei milioni e settecentomila euro, l’offerta minima è di cinque milioni e venticinquemila euro con un rialzo minimo di 50mila euro. Per partecipare i concorrenti dovranno presentare un’offerta di acquisto in busta chiusa presso il recapito dello stesso avvocato in via Aosta 5/A a Milano esclusivamente dalle 9 alle 13 del giorno martedì 22 ottobre 2024.

Sarà un passaggio storico di uno dei siti più conosciuti e anche amati dai magentini. Lo ha dimostrato la recente giornata Fai con visita al museo che ha custodito le immagini di un tempo della ex Saffa, la storica industria che diede lavoro a centinaia di famiglie e che produceva fiammiferi. Una storia che è continuata con la cartiera fino all’abbandono totale. La ex Saffa versa in stato di degrado assoluto da parecchi anni. All’interno solo rovine, edifici dismessi, documenti dell’epoca che riempiono le stanze. Ma cosa ne sarà di quel luogo? Premesso che alcuni siti verranno salvaguardati, come appunto la ex Dogana, la chiesa (anch’essa da ristrutturare) e le rimanenti parti, cosa sorgerà in quel punto a ridosso della strada statale 11? Il Vice Sindaco Enzo Tenti non si sbilancia e si limita a dire: “Potremo cominciare a dire qualcosa soltanto dopo la vendita dell’immobile all’asta. Una volta che sapremo chi sarà la società che se lo sarà aggiudicato ci potremo esprimere. Prima di quel momento parliamo solo di qualcosa che non esiste”. L’ipotesi che si può azzardare, e che era stata fatta all’inizio di quest’anno, è di una parte produttiva industriale e una parte commerciale capace di garantire i servizi essenziali ad una frazione.

Senza tralasciare il fatto che un progetto su quell’area non potrà non tenere conto della Vetropack, realizzata nella parte boffalorese dello stabilimento. Resta il fatto che quello del 23 ottobre sarà un passaggio cruciale per un luogo tanto amato dai magentini che soffrono nel vederlo decaduto da tempo memorabile. A testimonianza di questo affetto ci sono le centinaia di persone che domenica hanno affollato i locali dove sono state riprodotte le immagini storiche dello stabilimento. Dalle origini, al boom degli anni ‘70 con la massima produzione di fiammiferi che cesserà nel 1985. Fino alla chiusura.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A OTTOBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
SU