La Procura della Repubblica di Pavia sta notificando l'avviso di conclusione delle indagini preliminari nell'operazione denominata "CLEAN" nei confronti di quindici indagati.
Tra questi, otto rivestono o hanno rivestito cariche pubbliche.
Si tratta, tra gli altri, degli ex vertici di ASM (già interessati dalle misure cautelari del novembre del 2023), dell'attuale Sindaca del Comune di San Genesio e Uniti e di una funzionaria ARPA.
Le ipotesi di reato hanno ad oggetto peculati, turbative d'asta, frodi nelle pubbliche forniture, falsi e rivelazioni di segreti d'ufficio.
Non solo i fatti oggetto degli arresti eseguiti a novembre 2023, quindi, ma anche vicende ulteriori, emerse tramite l'esame della documentazione sequestrata, del contenuto dei cellulari in uso agli indagati e attraverso l'audizione di numerose persone informate.
L'attività aveva preso avvio all'inizio del 2023 - approfondendo notizie in merito a possibili reati in corso all'interno di A.S.M. Pavia - ma si era ben presto estesa alla verifica della regolarità di svariate procedure di affidamento ad opera di diverse amministrazioni pavesi, permettendo di accertare l'indebita percezione di denaro pubblico destinato a fini privati, nonché numerose irregolarità commesse nell'assegnazione di lavori e appalti pubblici, utilizzando anche i fondi provenienti dal PNRR.
Nel novembre 2023 era stata eseguita un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti del Presidente e del Direttore Generale di A.S.M. Pavia, del professionista -- progettista di alcune delle commesse pubbliche oggetto dell'indagine - e del R.U.P. del Comune di San Genesio e Uniti.
A tutela dell'incolumità cegli utenti, era stata quindi sequestrata la scuola primaria del Comune di San Genesio ed Uniti, dal momento che le indagini avevano fatto emergere anomalie e difformità dei lavori eseguiti rispetto a contratto.
I successivi accertamenti avevano permesso di accertare - a seguito di verifiche e collaudi non eseguiti in precedenza — l'assenza di residue condizioni di pericolo, unico motivo per il quale la scuola era stata dissequestrata, potendo pertanto riaprire per l'anno scolastico in corso.
Gli accertamenti compiuti non avrebbero tuttavia sconfessato le contestazioni relative alle illecite modalità di affidamento e alla fraudolenta esecuzione dei lavori relativi alla Scuola, essendo state confermate le gravi irregolarità commesse dal Comune di San Genesio nell'aggiudicazione dell'appalto e numerose difformità nella esecuzione dei lavori da parte dell'impresa vincitrice, non realizzati a regola d'arte.