Con la brutta stagione alle porte, si avvicina anche il momento di sostituire gli pneumatici della propria auto con quelli invernali. Un passaggio obbligatorio per tutti gli automobilisti che non vogliono incorrere nelle sanzioni previste dalla legge.
Dai prezzi alle sanzioni fino al periodo utile per il cambio, ecco che cosa sapere, grazie all’esperto Sergio Cozza, vicepresidente nazionale di Confarca, l’associazione di categoria di autoscuole italiane.
QUANDO MONTARLE E QUANDO TOGLIERLE?
Come già negli anni passati, l’obbligo di montare pneumatici invernali sulle auto scatterà il 15 novembre 2024 e durerà fino al 15 aprile 2025. Si tratta di un’imposizione introdotta nel 2013 da una direttiva del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti perché «le precipitazioni nevose e i fenomeni di pioggia ghiacciata possono creare pericolo per gli utenti e condizionare il regolare svolgimento del traffico».
Nello stesso testo normativo, si precisa però che la regola vale soltanto nei tratti in cui il gestore o l’ente proprietario della strada (Regione, Provincia o Comune) abbia prescritto apposita ordinanza. Di conseguenza, gli automobilisti dovranno prestare attenzione ai cartelli e alle norme previste da ogni singolo territorio per sapere dove le gomme siano effettivamente previste e dove no.
QUALI GOMME SCEGLIERE?
Ma quali sono le gomme da montare? Gli pneumatici invernali a norma sono contrassegnati sul fianco (e nell’autodichiarazione del costruttore) dalle sigle M+S, MS, M/S, M-S, M&S, tutte iniziali che stanno per “mud” and “snow” ovvero fango e neve. Rispetto a quelli standard, presentano differenze di prestazione evidenti essendo progettati per rendere al meglio in condizioni atmosferiche critiche quali basse temperature e asfalto umido, bagnato o innevato.
PNEUMATICI QUATTRO STAGIONI?
Per chi non abbia tempo o denaro da investire, il Codice della Strada consente di montare al posto delle gomme invernali le cosiddette “all season” o, in italiano, “quattro stagioni”. Si tratta di pneumatici che sono validi per tutto l’anno perché adatti, secondo i costruttori, alle alte e basse temperature così come a ogni condizione meteo e del manto stradale.
E LE CATENE?
Un’ulteriore alternativa è rappresentata dalle catene. Secondo il Codice stradale, chi ne sia provvisto è infatti autorizzato a circolare nei luoghi in cui vige l’obbligo delle gomme invernali. Con un’importante precisazione: a meno che le condizioni del manto stradale non richiedano di montarle, è sufficiente tenerle a bordo del veicolo ed esibirle alle autorità per non incorrere in sanzioni.
LEGALI ANCHE LE CALZE DA NEVE?
Non solo catene, diventano legali anche le calze da neve. Si tratta di fatto di coperture in tessuto da applicare alle ruote, con un procedimento ben più veloce e comodo rispetto a quello delle catene. Per poter circolare senza problemi con le calze da neve queste devono essere conformi alla norma UNI EN 16662-1:2020, standard che di fatto le equipara come DSA (Dispositivi Supplementari di Aderenza) alle catene da neve.
QUALI MULTE PER I TRASGRESSORI?
Chi viene individuato dalle forze dell’ordine senza le regolari gomme invernali (o senza le alternative) può essere sanzionato con una multa da 42 a 173 euro se in città (30% in meno se pagate entro 5 giorni) e da 87 a 344 euro (30% in meno se pagate entro 5 giorni) se fuori città. Il nuovo Codice della Strada sottolinea come, in caso di violazione accertata, il proprietario non potrà proseguire il suo viaggio. Gli agenti possono intimare di tornare indietro e se non ci si attiene scatta la sanzione da 87 euro a 344 euro e 3 punti in meno sulla patente. Non si scherza affatto.
Una buona sintesi delle normative vigenti sull’utilizzo dei pneumatici invernali e delle catene da neve è pubblicata nel sito Internet dell’Asaps-Associazione Amici Sostenitori Polizia Stradale cliccando QUI.