Napolibasket – Bertram Derthona Tortona 92-83
(20-17, 43-39, 69-57)
Napoli: Pullen 28, Zubcic 8, Treier, Pangos 5, G. De Nicolao, Woldetensae 2, Saccoccia, Newman 11, Green 20, Totè 10, Mabor ne, Bentil 8. All. Valli.
Tortona: Zerini, Vital 18, Kuhse 10, Candi 3, Denegri 6, Strautins 12, Baldasso 16, Kamagate 8, Biligha ne, Severini 5, Borasi ne, Weems 5. All. De Raffaele.
Arbitri: Lanzarini di Bologna, Paglialunga di Massafra (TA), Marziali di Viterbo.
La Bertram Derthona vede stoppata a Napoli la propria corsa in campionato. Alla Fruit Village Arena i padroni di casa del Napolibasket vincono per 92-83 nella 14^ giornata della Serie A Unipol, interrompendo la striscia di tre successi di Tortona, che deve rimandare la possibilità di staccare il biglietto per la Final Eight di Coppa Italia all’ultimissima giornata del girone d’andata, quando riceverà la visita della Givova Scafati sabato prossimo al PalaEnergica Paolo Ferraris.
Nel capoluogo partenopeo la Bertram ha pagato le basse percentuali al tiro dalla lunga distanza per gran parte del match, finale escluso, e le rotazioni corte nel settore dei lunghi a causa della già nota assenza di Gorham, dell’inutilizzabile Biligha in panchina e del colpo al naso che a inizio ripresa ha messo fuori causa anche Zerini. Il tutto di fronte alla grande voglia di vincere e alle qualità di Napoli, molto più evidenti dopo i numerosi interventi sul mercato operati per cercare di togliersi dall’ultimo posto della classifica.
Dopo un primo tempo abbastanza equilibrato chiuso sotto di 4 lunghezze, 43-39, Tortona subisce in particolare il rientro dagli spogliatoi dopo l’intervallo, segnato da un 14-4 dei campani (comprensivo di un 8-0) che crea il solco mai più colmato, con Totè nelle vesti di protagonista con 8 punti consecutivi per il 57-43 del 26’, dopo che in precedenza era stato Green a dare subito brio alla squadra di casa. Da lì in avanti Tortona, dopo aver toccato il -16 come massimo svantaggio (60-44), rientra più volte sotto la doppia cifra di passivo grazie soprattutto ai tiri dalla lunga distanza di Vital e Baldasso (4/7 da tre), quest’ultimo fresco di nomina a miglior sesto uomo del mese di dicembre del campionato. Le loro triple, unite alla combattività in regia di Denegri, producono come massimo sforzo l’86-81 a 28” dalla sirena conclusiva, troppo tardi per le speranze di rimonta dopo che Pullen aveva marchiato con 21 punti personali la ripresa vincente di Napoli.
La sesta sconfitta fa restare il Derthona momentaneamente al sesto posto della classifica con 16 punti, in attesa della conclusione del turno e in attesa della sfida casalinga contro Scafati di sabato alle ore 19:30, decisiva per chiudere l’andata dentro le “magnifiche otto”. Ma ora la concentrazione dei bianconeri torna tutta sulla Champions League per un’altra sfida cruciale da giocare sul parquet casalingo, la Gara-1 del Play-In contro il Peristeri Atene, in programma martedì 7 alle ore 20:30.
DICHIARAZIONI “Napoli ha meritato, tranne per pochissimi minuti nel primo tempo è stata sempre avanti nel punteggio, soprattutto grazie alla fisicità che ha messo nel giocare una difesa più dura che non gli appartiene troppo ma che per il senso di urgenza, giustamente, è riuscita a mettere in campo, cosa che non abbiamo fatto noi, in maniera anche presuntuosa”, è il commento del coach Walter De Raffaele. “Dopo l’ottima partita con Trento pensavamo di arrivare a Napoli a fare una partita solo d’attacco, ma per la qualità che ha ora Napoli è un grande errore. Devo anche dire che giocare senza lunghi è molto dura, mancavano Gorham, Biligha, Zerini si è rotto il naso. Non posso dire nulla sull’attitudine comunque mostrata, posso recriminare sulla lettura del gioco di tanti dei miei, è un passo di maturità che dobbiamo compiere se vogliamo performare ad alto livello, perché adesso Napoli come roster con la lotta salvezza c’entra poco, presenta un quintetto con tanti giocatori che hanno giocato in Eurolega. Noi – conclude – dobbiamo tornare subito in palestra, martedì abbiamo una partita importantissima in Champions, dovremo tornare a fare le cose che, in termini di fisicità e di collaborazione e condivisione della palla, oggi non abbiamo avuto, visto che siamo stati legati spesso al tiro dopo un solo passaggio che è un qualcosa che non appartiene alla mia filosofia di gioco”.