Come dimostrano i trend degli ultimi anni, le scommesse sugli eSport sono diventate una soluzione virale, grazie al forte intrattenimento offerto dalla diffusione dei videogiochi competitivi. La tendenza è in forte crescita in Italia, ma è soprattutto a livello internazionale a registrarsi un cambio radicale.
Gli appassionati che vogliono avvicinarsi a queste puntate, sfruttando i siti per scommesse sportive straniere, devono però conoscere la regolamentazione del settore. E ciò che si scopre avvicinandosi a questo tema è piuttosto importante: i diversi paesi hanno legislazioni specifiche che mirano così a creare un quadro normativo completo. Ma anche piuttosto complesso, capace così di riflettere le diverse leggi sul gioco d’azzardo e sulle scommesse.
Per fare maggiore chiarezza su questo argomento vogliamo esaminare quali sono le normative principali nelle diverse aree del mondo in cui si applicano restrizioni sugli eSport.
Stati Uniti, la regolamentazione varia da stato a stato
In territorio americano, le scommesse sugli eSport sono diventate molto apprezzate soprattutto tra le nuove generazioni, notoriamente considerate le più appassionate al mondo dei videogame. Pensiamo per esempio a giochi come League of Legends, e ancora Counter-Strike: Global Offensive, capaci di attirare milioni di appassionati negli USA, pronti a seguire in diretta gli eventi e scommettere online.
A livello di regolamentazione per questa disciplina, la situazione varia da stato a stato. Per esempio in Nevada tutti gli operatori legalizzati possono offrire questo servizio nel rispetto del mercato controllato. Ma in altri stati invece vige ancora il divieto per questo tipo di scommesse. Difficile al momento valutare la situazione in modo completo, soprattutto perché il quadro normativo è in evoluzione e diversi stati stanno valutando la possibilità di legalizzare questo tipo di betting.
La situazione in America Latina
All’interno dell’America Latina esiste una differenziazione sulla regolamentazione che varia in base al paese di riferimento. La maggior parte dei paesi per esempio ha introdotte delle leggi che limitano o vietano severamente il gioco d’azzardo online. In Brasile invece si discute rispetto alla possibilità di regolamentare le scommesse sugli eSport, considerando chiaramente il tipo di successo che questa disciplina sta ottenendo a livello mondiale. Ma al momento la situazione è ancora in fase di discussione e quindi tutta in divenire.
Europa, le principali legislazioni
Lasciando da parte l’Italia, dove troviamo norme rigorose introdotte dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) che si occupa di regolare l’intero mercato del gioco, come si comportano gli altri paesi europei?
Nel Regno Unito le scommesse sugli eSport sono legali e regolamentate dalla UK Gambling Commission, che richiede rigidi requisiti di licenza agli operatori. In Germania possono essere offerte solo da operatori con una licenza specifica, al fine di garantire massima protezione ai giocatori. E infine Francia e Spagna permettono le puntate sugli eSport, ma sono soggette a regolamentazioni restrittive.
Asia, la terra dei videogame presenta le restrizioni più severe
L’approccio con gli eSport in Asia è decisamente diverso, soprattutto considerando che siamo di fronte a uno dei principali centri globali. La Corea del Sud, per esempio, attua delle regolamentazioni severe, con diverse leggi anti-gioco d’azzardo presenti. L’obiettivo quindi è puntare sul gioco autorizzato, cercando però di proteggere soprattutto i minori.
Se ci spostiamo invece in Cina, la situazione cambia radicalmente: qui infatti le scommesse sugli eSport sono limitate e il governo impone restrizioni severe sul gioco d’azzardo in generale.
Il divieto nel Medio Oriente
Le scommesse sugli eSport sono in gran parte vietate nel Medio Oriente, così come avviene con il gioco d’azzardo, per ragioni religiose e culturali. Ci sono infatti restrizioni molto rigide all’interno dell’Arabia Saudita, degli Emirati Arabi Uniti e nel Qatar, dove ogni forma di scommessa è proibita nel rispetto delle leggi locali.
L’Australia e i siti autorizzati per gli eSport
Infine nel territorio australiano la situazione sembra essere abbastanza simile a quella italiana, poiché le puntate sugli eSport sono legali ma sono considerate tali solo se vengono effettuate attraverso siti di operatori autorizzati. Nonostante ciò, non mancano diversi casino online, che fanno riferimento a legislazioni straniere e accettano giocatori da ogni parte del mondo.
Le autorità australiane, esattamente come avviene in Italia e in altri paesi, monitorano le attività per garantire la protezione dei giocatori e riuscire soprattutto a prevenire eventuali abusi.
Conclusione
A livello globale, salvo alcune eccezioni in cui i giochi online sono vietati, la legalità delle scommesse sugli eSport dipende dalle normative specifiche di ogni paese. Si riconosce però che l’intera situazione è in fase di cambiamento costante ed eventuali equilibri potrebbero presto cambiare. Una cosa è certa: alcuni governi stanno modificando le regolamentazioni rispetto al settore per riuscire così a gestire la crescita delle scommesse sugli eSport.
In questo contesto, i casino online non AAMS rappresentano un’opzione interessante per i giocatori che cercano piattaforme internazionali non soggette alle rigide regolamentazioni italiane. Questi casinò offrono maggiore flessibilità, bonus più generosi e una vasta gamma di giochi, inclusi titoli legati agli eSport. Inoltre, grazie a licenze rilasciate da autorità come Curaçao o Malta, garantiscono un’esperienza sicura e legale per i giocatori di tutto il mondo.