Dalla grande paura alla rinascita, passando per il palco del 75° Festival di Sanremo.
Edoardo Bove, 22 anni, centrocampista della Fiorentina, ha tenuto l’Italia con il fiato sospeso quando, lo scorso 1° dicembre, si è accasciato al suolo al 14° minuto della partita contro l’Inter, colpito da un arresto cardiaco.
Carlo Conti, grande tifoso viola, lo ha voluto a Sanremo per raccontare la sua storia a tutto il Paese.
“Sto vivendo questa esperienza in un modo particolare con alti e bassi - ha detto un emozionato Bove dal palco del Teatro Ariston - il calcio è la mia forma di espressione, senza non mi sento lo stesso. Sento che manca qualcosa, come per un cantante la voce, come perdere un grande amore. Mi sento incompleto e vuoto come se mancasse qualcosa”.
“Ci vuole tempo e coraggio - ha aggiunto il numero 4 della Fiorentina, prima di regalare la propria maglia a Conti - mi sto facendo aiutare anche per un percorso di analisi su me stesso per rivivere certe emozioni che ho provato, un percorso che mi fa soffrire ma so che servirà per il futuro. Una paura che è stata molto importate, mi ritengo molto fortunato”.