Cronaca - 05 marzo 2025, 12:13

Novara, la protesta della piccola Olivia (5 anni): via gli animali dal circo

Social e quotidiani stanno dando risalto alla presa di posizione della bambina

Novara, la protesta della piccola Olivia (5 anni): via gli animali dal circo

“Olivia, 5 anni, piange in un video postato dalla mamma, pensando agli animali in gabbia, strappati alla vita che avrebbero se non fossero costretti a esibirsi, e disegna il cartello che è determinata a mostrare davanti al circo per spiegare ai suoi compagni e agli altri bambini come quella sofferenza la fa sentire. Questo sabato ero accanto a lei a Novara, per manifestare insieme contro una forma di spettacolo anacronistica, spesso violenta, triste, in completo contrasto con la tutela che l’articolo 9 della Costituzione”.

Una storia che sta facendo il giro web: dai social, da Instagram alle colonne della Stampa: la protesta della piccola Olivia contro la presenza degli animali al circo sta facendo decisamente notizia.

“Una bimba di 5 anni ha manifestato a Novara con la madre davanti al circo in questi giorni in viale Kennedy. Con il megafono ha invitato gli spettatori in coda a non entrare: “Gli animali devono stare liberi”. La protesta si ripeterà il 15 marzo, scrive il quotidiano La Stampa, con un altro gruppo di attivisti. Intanto i gestori del circo respingono ogni accusa: “Non maltrattiamo nessun animale, pochi giorni fa è nata anche una zebra”.

Quotidiani e web stanno facendo da megafono ad Olivia, che ha (va detto) riportato all’attenzione un tema attorno al quale si dibatte ormai da anni. La presenza degli animali nei circhi continua a essere un tema divisivo che scatena accesi dibattiti tra sostenitori e oppositori. Da un lato, gli animalisti e molte associazioni per il benessere animale denunciano le condizioni in cui gli animali vengono tenuti, sottoposti a lunghi spostamenti, spazi ristretti e addestramenti spesso basati su coercizione e privazioni. Dall’altro, i circhi tradizionali difendono il loro operato, sostenendo di rispettare le normative sul benessere animale e di portare avanti una forma di spettacolo che fa parte della tradizione culturale.

Negli ultimi anni, diversi Paesi europei hanno adottato normative restrittive, vietando o limitando l’uso degli animali nei circhi. Anche in Italia, il dibattito è acceso: il Parlamento ha approvato una legge per la progressiva dismissione degli animali dagli spettacoli itineranti, ma le tempistiche e le modalità di attuazione restano ancora incerte.

Le associazioni animaliste chiedono un’accelerazione del processo, mentre le famiglie circensi temono per il loro futuro, sottolineando che la loro arte rischia di scomparire senza un adeguato sostegno economico e una transizione verso forme di spettacolo senza animali.

La domanda resta aperta: il circo deve evolversi verso un intrattenimento senza animali, come già avviene in alcune realtà di successo, oppure la tradizione deve essere preservata? Intanto, la polemica non accenna a spegnersi, e il futuro del circo sembra destinato a cambiare, in un modo o nell’altro.

Chissà se e quali saranno gli eventuali effetti che sortirà la protesta della piccola Olivia.

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