“L'arte fa parte di lui - scrive l’amica e pittrice Sara Montani - nel suo percorso lavorativo la creatività ha sempre avuto un posto privilegiato. Come la passione per il design, il tessuto, l'ago e il filo: la textile diventa da subito il suo linguaggio per narrare. Coraggioso, istintivo, appassionato, sicuro di sé e sempre critico, sensibile al tutto, punta su immagini che devono emozionare. Non disegna
nulla prima nelle sue realizzazioni, sfida con tecniche inusuali le vie tradizionali; ha idee innovative, senso estetico e notevoli abilità manuali; ama i dettagli, il cercare e lo sperimentare. Di sé dice: "Non sono un artista, ma do vita ad oggetti che avevano già un'anima dentro: io sono un tramite. Io sono oltre l'arte e l'arte non può essere un lavoro; non mi piace il termine artista.
Io amo sognare, cerco sempre bellezza e la possibilità di creare il bello, pertanto, seguo ciò che mi suscita emozioni". E ancora delle sue opere afferma di non volerne spiegare il significato. Appare ermetico e allo stesso tempo apre a fantasie e a sogni sbiaditi, lasciando trasparire la gioia del creare, di porre riflessioni che talvolta diventano visioni di esistenza altra, dove il fruitore si ritrova guidato in un percorso deciso: "Tutto quanto si può pensare, tutto quanto si può sperare, tutto quanto si può immaginare, lascia che tutto sia."
Il Maestro Ercole Pignatelli, suo mentore, afferma “Attraverso questo fascinoso cammino - Dario Dabbeni trasporta la sua opera, sopra un carro cingolato e sfaccettato, contiene molte forme
geometriche e inusitate, a nuovi elementi e fatture: dalla tappezzeria alla sartoria e alle tante corrispondenze di coesione che in molti casi rimandano a un’arte precedente dove il gesto-macchia fu espresso in maniera esplodente nell’America anni ’50 da Jackson Pollok e in fatto di composizione e cromia dal mio grande amico Franz Kline.”
Insomma, tanto per giocare un po’ con le parole, una mostra che offrirà la preziosa opportunità di “sognare in libertà”.
Nato a Varedo nel 1968, Dario Dabbeni ha frequentato l’Istituto d’Arte del Castello Sforzesco di Milano e negli ultimi anni ha esposto in numerose gallerie d’arte e prestigiosi spazi pubblici in Italia (Bergamo, Cortona, Capoliveri, Montichiari, Novara, Roma) e nel Regno Unito.
L’evento è organizzato in collaborazione con l’Associazione Amici di Palazzo Crespi e gode del patrocinio di Rete Cultura Vigevano e del Comune di Vigevano.